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America sotto choc: assalto al Congresso, 4 morti, verso rimozione Trump

Politica
America sotto choc: assalto al Congresso, 4 morti, verso rimozione Trump
(Teleborsa) - Un assalto al Congresso degli Stati Uniti d'America, qualcosa che ha dell'incredibile, un attacco al cuore della democrazia. Gli eventi che si sono susseguiti nelle ultime ore e le immagini rimbalzate su tutti i media nel mondo dimostrano che è scoppiato il caos.

Una protesta dei sostenitori del Presidente Trump, fuori dal Congresso, mentre era in corso la certificazione della vittoria di Joe Biden, è riuscita a forzare la rete di sicurezza, facendo irruzione a Capitol Hill e sfociando nella violenza: gas lacrimogeni, colpi di arma da fuoco, la polizia in assetto anti-sommossa ha chiesto anche l'intervento della Guardia Nazionale. Il bilancio è di 4 morti e 13 feriti, 52 le persone arrestate.

Tutto è iniziato dopo il comizio di Donald Trump, fuori dalla casa Bianca, contro i presunti "brogli" elettorali. "Non concederemo la vittoria, non ci arrenderemo mai", aveva detto il Presidente, innescando la miccia che ha fatto scoppiare la sommossa. Subito evacuato il Parlamento ed il vicepresidente Mike Pence è stato posto in sicurezza. Sospesa e poi ripresa la seduta del Congresso per la certificazione della vittoria. Tutto accadeva dopo la conferma che due democratici, Warnock e Ossoff, hanno vinto ai ballottaggi in Georgia, assicurando ai dem la maggioranza in Senato.

"E' un giorno buio nella storia del Paese. Condanniamo la violenza nei termini più forti e duri", ha affermato i vicepresidente Mike Pence riaprendo la seduta congiunta di Senato e Camera.

Biden ha subito gridato all'insurrezione, parlando di una "minaccia alla democrazia senza precedenti". Sotto pressione Trump si è rivolto ai suoi sostenitori, twittando "L'elezione ci è stata rubata, ma dovete andare a casa. Non vogliamo che nessuno resti ferito". Ma Twitter e Facebook hanno temporaneamente sospeso il profilo del Presidente per incitamento alla violenza e valutano la sospensione definitiva dei suoi account.

Ora nei confronti di Trump si prospettano una serie di azioni: dalla rimozione forzata, chiesta subito dal Procuratore di Washington invocando il 25mo Emendamento, per arrivare all'ipotesi più grave di chiedere l'impeachment.
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