(Teleborsa) - L'idea è ancora sul tavolo, se ne parla poco, ma il progetto di quotazione di Trenitalia, la controllata del Gruppo FS Italiane che esercita l'attività ferroviaria sulle linee Alta Velocità, nazionali e regionali, è ben più di un'aspirazione, è già un'ipotesi in fase di studio e valutazione.

Il regista dell'operazione è il nuovo Amministratore delegato Luigi Ferraris, eletto da appena un mese, che vanta una lunga esperienza in società quotate (Enel, Poste, Terna). Una nomina che non è giunta a caso e che, stando alle voci ricorrenti, sarebbe stata studiata proprio in vista del debutto a Piazza Affari del Gruppo FSI o di una sua parte.

Al momento tutto tace dalla sede di Piazza della Croce Rossa, ma l'IPO di Trenitalia passerebbe per una riorganizzazione societaria che è già stata avviata dall'Ad Ferraris. Scelto un manager di lungo corso e di grande esperienza come Carlo Palasciano Villamagna, uscito da Enel Russia nel luglio 2020, si legge su MF, l'Ad starebbe ora riorganizzando l'intera struttura societaria su tre linee di business: Alta velocità, Intercity, Regionali. L'idea sarebbe quella di creare tre direzioni distinte, con un direttore a capo di ciascun, ad affiancare l'attuale Ad di Trenitalia, Luigi Corradi.

Lo sbarco a Piazza Affari porterebbe nelle casse del Gruppo FS risorse importanti, considerando anche l'attrattività del Gruppo, da impiegare per finanziare gli investimenti necessari per ammodernare la rete e portarla sugli standard più elevati dell'Alta Velocità. Investimenti che procederanno di pari passo con i progetti infrastrutturali previsti dal PNRR.