(Teleborsa) - Il mercato delle IPO europee potrebbe finalmente vivere una vera ripresa, nel 2026. Lo prevedono i banchieri d’investimento che segnalano un cambio di passo, sostenuto da una serie di collocamenti di successo avvenuti tra settembre e ottobre e da una serie di grandi società pronte a quotarsi nei prossimi mesi.
Il settore ha sofferto dal
2021, anno record per le IPO, a causa di fattori geopolitici ed economici che hanno frenato l’attività: guerra in Ucraina, rialzo dei tassi, crisi energetica e tensioni commerciali. Ora, con mercati azionari in crescita e un contesto più stabile, l’ottimismo sembra tornare a prevalere.
Tra le operazioni più rilevanti degli ultimi mesi figurano Verisure Plc, con la più grande IPO dal 2022, Noba Bank Group AB e Ottobock SE, tutte quotazioni che hanno registrato performance positive post-listing. “Il post-summer class di IPO ha segnato un punto di svolta”, ha dichiarato Lawrence Jamieson di Barclays, sottolineando come lo scenario sia oggi più costruttivo rispetto all’inizio della guerra in Ucraina.
Secondo i dati Bloomberg, le
borse EMEA hanno raccolto oltre 21 miliardi di dollari in IPO nel 2025, un dato ancora inferiore del 34% rispetto al 2024, ma in netta ripresa rispetto al primo semestre. Grandi nomi si preparano ora a entrare in borsa: Czechoslovak Group AS, con una valutazione fino a 30 miliardi di euro, e Visma AS, software company norvegese da 19 miliardi di euro, che guarda a Londra per il 2026.
Gli operatori prevedono dunque un ritorno ai livelli pre-pandemici, con attività distribuita su entrambi i semestri.