(Teleborsa) - Pierrel, provider globale dell'industria farmaceutica quotato su Euronext Milan, ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con ricavi consolidati pari a 15,8 milioni di euro, in aumento del 24% rispetto allo stesso periodo del 2020, e un EBITDA consolidato di 3,2 milioni di euro, quasi raddoppiato rispetto agli 1,7 milioni di euro al 30 settembre 2020. L'utile netto consolidato è stato di 1,4 milioni di euro, contro gli 0,8 milioni di euro di un anno fa.

L'Indebitamento Finanziario Netto è pari a circa 11,7 milioni di euro, in aumento del 45% rispetto al 30 giugno 2021, quando era pari a circa 6,4 milioni, e del 50% rispetto al 31 dicembre 2020, quando era pari a 7,8 milioni. Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono pari a 9,9 milioni di euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2020, quando erano pari a 7,8 milioni.

Il CdA di Pierrel ha confermato i principali obiettivi economico-finanziari per l'anno 2021, così come comunicati al mercato il 16 aprile 2021. Essi prevedono ricavi lordi consolidati per circa 24 milioni di euro e un EBITDA consolidato positivo per circa 4,9 milioni di euro.