(Teleborsa) - Iveco, leader nel settore automotive e attivo nei segmenti Commercial and Specialty Vehicles, ha registrato ricavi consolidati pari a 3.048 milioni di euro nel primo trimestre del 2022, in crescita dell'1,7%. I ricavi netti delle Attività Industriali sono stati pari a 3.010 milioni di euro, in crescita dell'1,5%, principalmente per effetto di migliori prezzi e migliore mix. L'utile netto adjusted è stato pari a 42 milioni di euro (69 milioni di euro nel primo trimestre 2021), che esclude un impatto negativo post imposte pari a 51 milioni di euro in relazione alle attività in Russia e in Ucraina, principalmente per la svalutazione di alcuni elementi dell'attivo. Il risultato diluito per azione adjusted è stato pari a 0,15 euro (0,21 euro nel primo trimestre 2021).

"Nel primo trimestre del nostro primo anno come società indipendente, sono lieto di annunciare una solida performance, principalmente dei veicoli commerciali leggeri e degli autobus, nonostante i continui problemi della catena logistico-produttiva e gli aumenti dei prezzi delle materie prime", ha commentato il CEO Gerrit Marx.

"L'assorbimento stagionale del free cash flow delle attività industriali è stato pari a 166 milioni di euro, in miglioramento di 137 milioni di euro rispetto al primo trimestre dello scorso anno, e la liquidità disponibile rimane solida a 3,4 miliardi di euro - ha aggiunto - Nell'affrontare il secondo trimestre, per il quale prevediamo i maggiori impatti per l’intero anno derivanti dalla carenza di componenti, continueremo a mantenere un forte controllo sul capitale di funzionamento e sul flusso di cassa".

La società ha fornito le prospettive finanziarie preliminari per il 2022: EBIT adjusted consolidato tra 350 milioni di euro e 370 milioni di euro; ricavi netti delle Attività Industriali da stabili a in aumento del 3% rispetto all'anno 2021; spese generali, amministrative e di vendita delle Attività Industriali inferiori al 6,5% dei ricavi netti; liquidità netta delle Attività Industriali leggermente in aumento rispetto al 31 dicembre 2021.

La società afferma di aspettarsi che "la catena logistico-produttiva continui a rappresentare la sfida principale dell'anno, considerando sia gli aumenti del prezzo delle materie prime sia la disponibilità di componenti, con il secondo trimestre che sarà il trimestre più colpito".