(Teleborsa) - Giornata no per STMicroelectronics, che esibisce una perdita del 4,4% a Piazza Affari, in scia all'andamento negativo del comparto chip. A penalizzare il settore da questa parte dell'Oceano contribuisce il CHIPS Act al varo in USA, che favorirà i produttori americani, ma pesa anche il warning sulle vendite lanciato dalla statunitense Micron Technology.

Lo scenario su base settimanale dell'azienda italo-francese di semiconduttori rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dal FTSE MIB. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da STMicroelectronics restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 37,29 Euro. Il supporto più immediato è stimato a 34,92. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 34,09, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.