Il piano presentato oggi da Snam prevede dei grandi investimenti per la sicurezza energetica. Quali sono gli interventi più importanti?
"Certo questa è la priorità numero uno. Naturalmente, questi investimenti sono orientati, da una parte, al potenziamento della capacità di importazione di gas liquefatto attraverso le due navi galleggianti che abbiamo acquistato e che andremo ad ancorare a Piombino ed a Ravenna, dall'altro lato al potenziamento della capacità di trasporto da Sud a Nord, che è diventata essenziale per la sicurezza del sistema. Questo si traduce nella realizzazione della dorsale Adriatica, 425 chilometri di condotta tra Sulmona e Minerbio, vicino a Bologna, che dovrebbero aggiungere circa 10 miliardi metri cubi di capacità di trasporto al nostro sistema".
Per quanto riguarda invece la transizione energetica, quali sono le iniziative più importanti?
"Le aree su cui lavoriamo sono, da un lato, quella dei gas 'verdi', quindi biometano e idrogeno, dall'altra la cattura della CO2 e quindi la riduzione degli emissioni da parte dei nostri clienti finali. Questa seconda parte si è arricchita recentemente dell'accordo con Eni per lo sviluppo del primo progetto in Italia di cattura della CO2 nell'area di Ravenna".
E' stata evidenziata anche una certa necessità di accelerare sulle infrastrutture. Quali sono i rapporti col Governo e con l'Europa?
"Da questo punto di vista i rapporti con il governo sono ottimi. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato in stretto coordinamento. Le due navi galleggianti hanno beneficiato di un decreto specifico e stiamo lavorando in queste settimane per il completamento di tutte le fasi autorizzative per quanto riguarda l'Adriatica".