(Teleborsa) - Le tensioni finanziarie in Russia sono destinate ad aumentare a causa delle sanzioni che aggravano le debolezze strutturali. È quanto emerge dal report di Scope Ratings, l'agenzia di rating europea, che a un anno dall'inizio del conflitto russo-ucraino analizza lo stato di salute dell'economia russa, partendo dal 2022 ed evidenziando le prospettive per l'anno in corso.

Il calo dei ricavi energetici e la crescita delle spese militari – rilevano gli analisti di Scope Ratings – stanno indebolendo le finanze pubbliche e le prospettive economiche della Russia, mentre le sanzioni aggravano progressivamente le inefficienze economiche di lungo periodo, nonostante la capacità di ripresa a breve termine.

Nello specifico viene evidenziato come la militarizzazione del bilancio e le sanzioni stanno oscurando le prospettive economiche che, tra dati sempre meno affidabili, si manifestano in ipotesi di bilancio eccessivamente ottimistiche.

Il deficit di bilancio di quest'anno – secondo le stime di Scope Ratings – si aggirerà intorno al 3,5% del PIL, rispetto alla previsione ufficiale del 2%, dato che il bilancio si basa su un'ipotesi ottimistica di un greggio a 70 dollari al barile nel 2023 e su una lieve contrazione del PIL dello 0,8%.