(Teleborsa) - Rientro amaro nel FTSE MIB per Banca MPS, che segna un ribasso del 2,95%, in una giornata non facile per il comparto bancario, che continua a scontare le tensioni relative alla tenuta del settore dopo la vicenda Credit Suisse. Il tentativo di salvataggio attuato da UBS, infatti, non sembra aver convinto il mercato.

Dal canto suo MPS rientra nel paniere dei titoli guida rafforzata, grazie alle risorse messe dallo Stato, che ha ricapitalilzzato l'Istituto senese per una cifra di 2,5 miliardi di euro. Una operazione di iniezione del capitale cui ha fatto seguito il ritorno alla profittabilità della banca guidata da Luigi Lovaglio, che l'ha definita "un asset di valore per il Paese, non più un problema sistemico".

La banca era uscita dal paniere sei anni fa, dopo la lunga sospensione imposta dalla Consob, facendo posto a Banca Generali. Oggi rientra nel FTSE MIB al posto di Buzzi Unicem.

L'analisi settimanale del titolo rispetto al FTSE Italia All-Share mostra un cedimento rispetto all'indice in termini di forza relativa dell'istituto di Rocca Salimbeni, che fa peggio del mercato di riferimento.

Lo scenario di breve periodo di Monte Paschi evidenzia un declino dei corsi verso area 1,771 Euro con prima area di resistenza vista a 1,883. Le attese sono per un ampliamento della fase negativa verso il supporto visto a 1,707.