(Teleborsa) - “Condividiamo le preoccupazioni sollevate dal Presidente della Repubblica sul tema dell'emigrazione dei giovani all'estero in cerca di opportunità lavorative migliori. I giovani fra i 25 e i 34 anni espatriati fra il 2012 e il 2021 sono circa 337mila, di cui oltre 120mila laureati (il 36%). I coetanei rimpatriati nello stesso periodo sono 94mila, di cui 41 mila laureati. Il saldo è dunque negativo con una perdita netta di 79mila giovani laureati in dieci anni. I laureati di secondo livello trasferitisi all’estero percepiscono peraltro, a un anno dal titolo, 1.963 euro mensili netti, ovvero il +41,8% rispetto ai 1.384 euro che guadagnerebbero in Italia. Più passa il tempo più la forbice si allarga tant’è che, a cinque anni dalla laurea, fuori dall’Italia la retribuzione netta media è pari a 2.352 euro, un valore pari a +47,1% rispetto ai 1.599 euro medi italiani”. Lo ha detto la Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani, commentando le parole del Presidente Mattarella all’Assemblea di Confindustria.



“È una realtà dolorosa e preoccupante che troppi giovani talenti sentano il bisogno di cercare altrove quello che il nostro Paese non è in grado di offrire loro: un lavoro dignitoso, una remunerazione equa e una possibilità di crescita professionale e personale. Le parole del Presidente Mattarella - prosegue Pisani - ci ricordano l'importanza del 'capitale sociale' e dell'investimento nei giovani, che rappresentano la forza motrice del nostro Paese. Se continuiamo a perdere ragazzi e ragazze a causa della mancanza di opportunità o della precarietà delle offerte lavorative, rischiamo di impoverire non solo la nostra economia ma anche la nostra cultura”.

“Il mondo delle imprese ha una responsabilità fondamentale in questo scenario. Non solo in termini economici, ma anche in termini di responsabilità sociale. Incentivare e sostenere l'impiego giovanile, con condizioni lavorative e retributive dignitose, è fondamentale per costruire un futuro sostenibile. Da parte del Consiglio Nazionale dei Giovani, rinnoviamo il nostro impegno a lavorare fianco a fianco con tutte le istituzioni e le realtà imprenditoriali per trovare soluzioni concrete e sostenibili a questa sfida. I giovani - conclude la Presidente del CNG - hanno bisogno di essere riconosciuti, valorizzati e sostenuti, non solo con parole, ma con azioni concrete”.