(Teleborsa) - È stata approvata definitivamente dall'aula del Senato la riforma che introduce la separazione delle carriere della magistratura. Il disegno di legge costituzionale ha avuto 112 voti favorevoli, 59 contrari e 9 astensioni. Il voto è il quarto e ultimo passaggio parlamentare, come previsto dalla Costituzione.
"Oggi, con l'approvazione in quarta e ultima lettura della riforma costituzionale della giustizia, compiamo un passo importante verso un sistema più efficiente, equilibrato e vicino ai cittadini. Un traguardo storico e un impegno concreto mantenuto a favore degli italiani. Governo e Parlamento hanno fatto la loro parte, lavorando con serietà e visione. Ora la parola passerà ai cittadini, che saranno chiamati ad esprimersi attraverso il referendum confermativo. L'Italia prosegue il suo cammino di rinnovamento, per il bene della Nazione e dei suoi cittadini. Perché un'Italia più giusta è anche un'Italia più forte" ha commentato su X la premier Giorgia Meloni.
"Questo è l'inizio della fine, il prossimo step sarà il referendum, tra marzo e aprile, e mi auguro che venga mantenuto in termini razionali e non venga politicizzato – ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio –. Vogliamo il referendum perché è una materia così importante e sensibile che è giusto che si consultino i cittadini. Non abbiamo paura. L'ultimo ossimoro è dire che facciamo un attentato alla Costituzione quando è la stessa che dice che può essere modificata e cambiata infine con un referendum".
Riforma della giustizia: ok definitivo al senato con 112 sì. Meloni: "Traguardo storico"
Nordio: "Spero che referendum non venga politicizzato"
30 ottobre 2025 - 13.27