(Teleborsa) - Mare Group, azienda di ingegneria quotata su Euronext Growth Milan, dopo aver superato la soglia del 30% dei diritti di voto esercitabili nelle assemblee dell'emittente e aver conseguentemente convertito l'OPA a suo tempo lanciata su ELES, società quotata su Euronext Growth Milan e fornitore di soluzioni per il test dei dispositivi a semiconduttore, da volontaria a obbligatoria, ha chiesto ufficialmente a ELES di convocare un'assemblea dei soci.
L'obiettivo è allargare il Consiglio di Amministrazione di ELES, oggi composto da 6 persone, per portarlo a 9 membri con l'inserimento di 3 amministratori indipendenti. L'aggiunta di tre componenti nel CdA, "intende essere il modo di disporre di un organo a maggioranza di indipendenti, alla luce del fatto che i tre amministratori agiscono di concerto con soggetti offerenti (due con Xenon, uno con Mare Group)", si legge in una nota.
L'assemblea degli azionisti di ELES ha già bocciato a inizio settembre un'iniziativa simile di Mare Group per aumentare il numero dei membri del CdA da sei a nove. Nel frattempo si è acceso lo scontro tra Mare Group ed ELES, con l'inserimento di un altro soggetto che si muove insieme ad Antonio e Francesca Zaffarami, rispettivamente presidente e AD di ELES.
In questo momento su ELES ci sono infatti due offerte pubbliche di acquisto (OPA): Mare Group ha promosso un'OPA totalitaria su ELES (azioni ordinarie e a voto plurimo), con l'obiettivo di acquisire l'intero capitale. Offerta inizialmente lanciata a 2,25?euro per azione, rilanciata poi a 2,61?euro azione. Xenon, società di private equity indipendente con sede in Lussemburgo e a Milano, ha rilanciato con una sua offerta pubblica concorrente totalitaria su Eles (azioni e warrant) da 2,65 euro (alzata da una iniziale offerta di 2,60 euro).
Secondo Mare Group, "le informazioni fornite da Eles al mercato non sono abbastanza chiare o complete, una comunicazione confusa che suscita il sospetto su alcuni amministratori che potrebbero avere conflitti di interesse rispetto alle offerte" e per questo, Mare Group ritiene utile allargare il CdA inserendo tre nuovi amministratori indipendenti. Secondo l'azienda, questo permetterebbe di: garantire maggiore trasparenza verso gli azionisti e il mercato; assicurare che le decisioni prese dal consiglio siano più imparziali; migliorare la qualità delle analisi e dei giudizi destinati agli azionisti sulle OPA; tutelare sia i soci di maggioranza che quelli di minoranza, soprattutto se ci saranno operazioni importanti che possono cambiare il futuro della società.
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ELES, Mare riprova ad allargare il CdA con "sospetto" di conflitti di interesse dei consiglieri
Chiesta una nuova assemblea dopo la bocciatura a settembre
09 dicembre 2025 - 17.03