(Teleborsa) - Il patrimonio di Fondo Fon.Te. supererà a fine 2025 i 6,5 miliardi di euro, con un incremento del 10% rispetto al 2024, e oltre 322.000 iscritti (+10,4%), con il numero di aziende associate, che ha ormai superato le 48.000 unità. La contribuzione nel corso del 2025 ha oltrepassato i 900 milioni di euro, con un forte aumento dei versamenti volontari e dei conferimenti di TFR pregresso (+40%) rispetto al 2024. È quanto emerso dalla Relazione Annuale 2025 di Fondo Fon.Te., il Fondo pensione complementare dedicato ai dipendenti delle aziende del terziario, presentata al Senato. La Relazione ha preso in esame il bilancio dell’anno 2025 e le proposte tese a valorizzare il ruolo della previdenza complementare nel contesto socioeconomico italiano.

Innovazione digitale e assistenza agli iscritti

La Relazione di Fondo Fon.Te. ha evidenziato l’impatto della nuova procedura di iscrizione full digital, introdotta ad aprile 2025, che ha semplificato l’adesione e reso più immediato l’accesso per giovani lavoratori e lavoratrici. Il Fondo ha investito nel potenziamento dei processi interni, nella formazione del personale e nell’adozione di tecnologie avanzate, compresa l’Intelligenza Artificiale Generativa per la gestione dei flussi e dell’assistenza, ma anche riorganizzandosi internamente ed esternamente con una formazione mirata.

Fon.Te. Kids, educazione previdenziale e nuove generazioni

Ampio spazio è stato dedicato al tema dell’educazione previdenziale e finanziaria, rivolta in particolare alle nuove generazioni. È stato presentato il progetto Fon.Te. Kids, un’iniziativa innovativa che mira a favorire l’avvio precoce della previdenza integrativa attraverso un meccanismo di cashback destinato alle posizioni previdenziali dei più giovani. Il programma vuole sensibilizzare giovani e famiglie sull'importanza di iniziare a investire per il futuro il prima possibile, beneficiando dei vantaggi previdenziali e fiscali, inclusa la deducibilità dei contributi, sfruttando sia il lungo orizzonte temporale sia il sistema a capitalizzazione.

Performance finanziarie e investimenti nell’economia reale

Tutti i comparti di investimento di Fondo Fon.Te. mostrano performance positive nell’ultimo anno: rendimenti del +2,08% nel Comparto Conservativo; un +5,52% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente per il Comparto Sviluppo; +4,70% per il Comparto Crescita; +6,94%, invece, per il Comparto Dinamico. Fon.Te. ha proseguito il percorso di aumento dell’allocazione in investimenti illiquidi e nell’economia reale, con interventi su Private Equity, Private Debt, Infrastrutture Sociali e Real Estate, sostenendo innovazione, occupazione e transizioni strategiche.

Prestazioni erogate e proposte normative

La collocazione delle forme pensionistiche complementari in ambito welfare trova espressione nel numero delle prestazioni e nel capitale erogato nel 2025. L'ammontare totale erogato (anticipazioni, riscatti, R.I.TA., trasferimenti) supera ad oggi 315 milioni di euro in favore di oltre 22.000 aderenti, confermando il trend degli ultimi cinque anni, con una media di lavorazione pari a 45 giorni.

Prospettive 2026

Fon.Te. ha annunciato per il prossimo anno l’introduzione del meccanismo di life cycle per ampliare l’offerta di investimento e un ulteriore rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e dei sistemi di gestione del rischio. Dal punto di vista gestionale e organizzativo, nel 2026 proseguirà il rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica per fronteggiare i rischi esistenti ed emergenti maggiormente percepiti: ecosistema digitale interconnesso, pressioni geoeconomiche e complessità delle catene di fornitura dei servizi esternalizzati.

Per Federico Freni, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze: "La Relazione annuale di Fondo Fon.Te. restituisce l'immagine di una realtà solida, in costante crescita e capace di interpretare con responsabilità le trasformazioni del mercato del lavoro e del sistema previdenziale. L'ottimo andamento del patrimonio e l'aumento considerevole degli iscritti confermano la fiducia dei lavoratori e delle imprese nei confronti del modello del Fondo. Particolarmente significativo è il rafforzamento della contribuzione: è il segnale evidente di una maggiore consapevolezza previdenziale. Allo stesso tempo l'innovazione digitale - dall'iscrizione full digital all'utilizzo di tecnologie avanzate e di Intelligenza artificiale - ha migliorato l'accessibilità e l'efficienza dei servizi, mettendo l'iscritto sempre più al centro. I risultati sulle prestazioni erogate e le prospettive di innovazione per il 2026 confermano Fon.Te. come attore centrale del welfare complementare e protagonista di una previdenza moderna, inclusiva e sostenibile. Sono certo che le performance positive di tutti i comparti e il crescente impegno nell'economia reale rafforzeranno ulteriormente il contributo del Fondo allo sviluppo del Paese".

Walter Rizzetto, Presidente della Commissione Lavoro della Camera, ha dichiarato: "Se pensiamo al tema del cambiamento dell’aspettativa di vita alla luce del passaggio a un sistema contributivo, permangono aspetti che non ci lasciano ancora soddisfatti. Sono intervenute modifiche normative volte a una maggiore flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, ma resta ancora molto da fare per rendere tale flessibilità più incisiva. Sono favorevole a una maggiore sinergia tra il sistema pubblico e i fondi negoziali. Abbiamo proposto modifiche che, in seno alla Legge di Bilancio, rispondono alle istanze di chi intende costruirsi un futuro previdenziale più solido. Negli anni è mancata un’adeguata formazione dei giovani: occorre agire oggi per affrontare le evoluzioni in atto nel mercato del lavoro. È allo studio un emendamento che fornisce una prima risposta, introducendo il meccanismo del silenzio-assenso per i neoassunti".

Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanze della Camera, ha affermato: "Servono misure strutturali come l’educazione finanziaria: il secondo pilastro della previdenza complementare è essenziale per ridurre le criticità attuali del sistema. Uno dei temi che mi stanno più a cuore è la defiscalizzazione degli investimenti nell’economia reale, così da favorire un circolo virtuoso, e, al contempo, una revisione della fiscalità nell’ambito della previdenza integrativa. Colgo l’occasione per fare i complimenti al Fondo Fon.Te., un fondo sano e in crescita, con una partecipazione femminile sempre più rilevante. La crescita dell’occupazione ci fa ben sperare ed è un segnale che va nella giusta direzione, anche grazie agli incentivi del Governo alle assunzioni".

Alberto Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, ha osservato: "La denatalità pone un serio problema di sostenibilità del sistema previdenziale. È fondamentale ascoltare i fondi, che hanno una conoscenza diretta dei territori. È giusto sostenere l’espansione del secondo pilastro, ma raccogliere le istanze dei fondi è prioritario per avviare riforme strutturali con un orizzonte pluriennale. Non servono soltanto riforme condivise a livello politico, ma anche un confronto costante con gli operatori del settore, per impiegare in modo efficace le risorse a nostra disposizione. Certamente, l’impiego di una parte dei fondi nell’economia reale rappresenta un elemento importante per favorire la crescita e contribuire alla riduzione del debito pubblico".

Secondo Antonio Misiani, Vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato: "Il silenzio-assenso è una misura ragionevole, ma non sufficiente per aumentare l’adesione dei giovani alla previdenza complementare. È necessario intervenire in modo strutturale sull’educazione finanziaria. Dobbiamo incentivare chi oggi non aderisce, penso in particolare ai lavoratori delle piccole e medie imprese e ai lavoratori a basso reddito: servono meccanismi di natura fiscale mirati. Occorre inoltre favorire l’afflusso degli investimenti dei fondi nell’economia reale. Gran parte delle risorse oggi viene investita all’estero; dobbiamo quindi creare le condizioni per invertire questa tendenza e sostenere la crescita dell’economia reale".

Elena Leonardi, Segretario Commissione Affari sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale del Senato, ha dichiarato: "Dalla Relazione emergono dati positivi, segno di una crescente consapevolezza, da parte dei cittadini, dell’importanza della previdenza complementare. Si tratta di un investimento strategico, anche alla luce del progressivo aumento della longevità che caratterizza la popolazione italiana. In questo quadro, diventa fondamentale rafforzare le politiche di informazione e di educazione previdenziale, affinché un numero sempre maggiore di lavoratori possa compiere scelte consapevoli e adeguate rispetto al proprio futuro pensionistico".

Maurizio Grifoni, Presidente di Fondo Fon.Te. ha affermato: "Solidità, credibilità, sostenibilità, attenzione all’economia reale e una chiara visione del futuro sono elementi trasversali e imprescindibili dell’azione di Fondo Fon.Te.. Come evidenziato nella Relazione Annuale, rinnoviamo la volontà di costruire un modello previdenziale davvero inclusivo, in grado di generare valore per gli aderenti e per l’intera collettività. In particolare, con Fon.Te. Kids, con l’iscrizione digitale, con i percorsi di educazione finanziaria nelle scuole, stiamo provando a sensibilizzare le nuove generazioni verso un interesse maggiore per la previdenza complementare. Chiediamo al Parlamento di sostenerci con il meccanismo del silenzio-assenso sulla destinazione del TFR, con una fiscalità più equa, con incentivi dedicati alle famiglie".

Mario Pepe, Presidente COVIP, ha rilevato: "Negli ultimi mesi abbiamo sottoposto al legislatore diverse proposte normative. Ai lavoratori fragili sono dedicate tutte le nostre energie, perché più di altri necessitano del sostegno della previdenza complementare. Essa non rappresenta un semplice accumulo di risorse finanziarie, ma una promessa di futuro, di tutela e di dignità del lavoro e del risparmio. I fondi pensione svolgono una funzione anticiclica e dimostrano una solida capacità di resistenza alle turbolenze dei mercati finanziari. Gli operatori devono considerare la vigilanza come un presidio a garanzia della corretta gestione, e non come un mero ostacolo burocratico".

Per Anna Maria Selvaggio, Direttore Generale di Fondo Fon.Te.: "Il 2026 segnerà un traguardo straordinario: i 30 anni di vita di Fon.Te., nato nel 1996 come uno dei primi fondi pensione negoziali in Italia. In tre decenni abbiamo accompagnato la trasformazione della previdenza complementare nel nostro Paese, passando da poche migliaia di iscritti ai 322.000 di oggi, da una gestione embrionale a oltre 6,5 miliardi di euro di patrimonio. Abbiamo attraversato crisi finanziarie, riforme pensionistiche, cambiamenti epocali nel mercato del lavoro, restando sempre fedeli alla nostra missione: garantire un futuro previdenziale dignitoso ai lavoratori del terziario. Oggi Fon.Te. è il terzo fondo pensione negoziale italiano per numero di iscritti e patrimonio gestito. La previdenza complementare è ormai una necessità per colmare il gap crescente tra ultima retribuzione e pensione pubblica. Guardando al futuro, continueremo a innovare per costruire quel secondo pilastro previdenziale che il Paese merita e di cui ha urgente bisogno".

Sono intervenuti, inoltre, Lino Enrico Stoppani, Confcommercio; Emanuela Loretone, Filcams CGIL; Aurora Blanca, Fisascat CISL; Gabriele Fiorino, UILTuCS.