(Teleborsa) - La Nuova Zelanda e l’India hanno annunciato di aver concluso i negoziati per un accordo di libero scambio destinato a raddoppiare il volume degli scambi bilaterali, nei prossimi cinque anni. L’intesa prevede l’eliminazione o la riduzione dei dazi sul 95% delle esportazioni neozelandesi verso l’India, con oltre la metà dei prodotti immediatamente "duty-free" dal primo giorno di applicazione. Tutte le merci indiane, invece, avranno accesso esente da dazi al mercato neozelandese. Wellington si è inoltre impegnata a investire 20 miliardi di dollari in India nei prossimi 15 anni.
Il primo ministro neozelandese, Christopher Luxon ha definito l’accordo "ampio e significativo", sottolineando come la crescita dell’economia indiana rappresenti "un’opportunità per l’occupazione e le esportazioni del Paese". L’intesa realizza anche una promessa elettorale del 2022 del National Party, che aveva garantito la conclusione di un FTA con l’India nel suo primo mandato.
Nel 2024, gli scambi bilaterali ammontavano a 1,81 miliardi di dollari, dominati da prodotti farmaceutici indiani e da legname e beni agricoli neozelandesi. Una cifra modesta, se confrontata con il commercio totale dell’India che, nel 2024-25, ha superato i 1.000 miliardi di dollari.
Il primo ministro indiano, Narendra Modi ha definito l'accordo come un "traguardo storico", raggiunto in soli nove mesi che riflette la volontà politica di rafforzare i legami economici. Nuova Delhi ha affermato che dall’intesa sono esclusi diversi prodotti agricoli, come latticini, zucchero, spezie e oli commestibili, per tutelare i propri agricoltori e l’industria nazionale.
L’India sta accelerando la firma di accordi commerciali per diversificare le esportazioni, dopo che Washington ha imposto un dazio del 50% su alcuni prodotti indiani. L’intesa con la Nuova Zelanda è la terza del 2025, dopo quelle con Oman e Regno Unito.
Il nodo dell'approvazione parlamentare in Nuova Zelanda
La firma ufficiale è prevista nella prima metà del 2026, ma l’approvazione parlamentare non è scontata. New Zealand First, partner di coalizione del National Party, ha annunciato che voterà contro l’accordo, sostenendo che concede troppo - soprattutto in materia di immigrazione - senza ottenere sufficienti benefici per i neozelandesi, in particolare per il settore lattiero-caseario.
La coalizione dispone di 67 seggi, ma il National Party ne controlla solo 48 e dipende dal sostegno dell'alleanza, incluso NZ First. Il voto finale potrebbe quindi rivelarsi decisivo per il futuro dell’intesa.
Nuova Zelanda e India chiudono l’accordo di libero scambio: obiettivo raddoppiare gli scambi in cinque anni
22 dicembre 2025 - 12.08