(Teleborsa) - "C'è chi vuole bloccare tutto, e c'è chi vuole cambiare, iniziando da se stesso. Dalla vostra capacità di tenuta dipende molto del futuro dell'Italia. Siamo chiamati a una grande responsabilità: non la sprecheremo".

Matteo Renzi gioca la carta della diplomazia per uscire dal pantano in cui sono entrate le riforme costituzionali, anche note come Disegno di legge (ddl) Boschi. Quelle che dovranno superare per sempre il bicameralismo e cambiare volto al Senato, in sostanza.

Oggi Palazzo Madama sta esaminando il decreto Cultura e turismo, o decreto "Art Bonus", già passato alla Camera e in scadenza il 30 luglio.

Ma, come noto, Renzi vuole che le riforme costituzionali ottengano il via libera entro l'8 agosto. Vista la mole di emendamenti (7.800), tuttavia, l'impresa appare ardua.

Motivo per cui il Presidente del Consiglio ha preso carta e penna per incitare i senatori della maggioranza a fare presto. "All'inizio di questa settimana così impegnativa avverto il bisogno di scrivere a voi che con il vostro sostegno garantite la fiducia e la maggioranza al governo" perché "solo le riforme strutturali ci consentiranno di essere credibili per usare la flessibilità necessaria a far ripartire l'occupazione e la crescita. Abbiamo mille giorni per riportare l'Italia a fare l'Italia. Dopo ognuno farà le proprie scelte in libertà e rispetto", si legge nella missiva.

Non è escluso un giro di incontri con i leader di partiti di maggioranza e opposizione.