(Teleborsa) - Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov,ha detto che il suo paese si rifiuta di accettare le condizioni decise alla fine dei colloqui tenuti a Milano tra Putin e Poroshenko, alla presenza della diplomazia europea, dove non si è riusciti a produrre una svolta a sostegno della tregua nel conflitto in Ucraina orientale.

"Alla Russia è stato chiesto il rispetto di alcuni criteri, ma prima gli Stati Uniti ed i suoi alleati devono revocare le sanzioni!", ha detto Lavrov nella trascrizione di un'intervista rilasciata NTV e pubblicata sul sito web del ministero degli esteri russo, oggi.

Gli Stati Uniti e Unione europea hanno imposto restrizioni su individui e società russe, dopo l'annessione della Crimea marzo, inasprite a luglio dopo l’abbattimento di un aereo passeggeri della Malesia, in Ucraina orientale.

I partner commerciali della Russia, tra cui politici e uomini d'affari stranieri, devono capire che quest’atteggiamento, volto a punire il paese, è destinato al fallimento", ha detto ancora Lavrov.

"Noi rispondiamo che non accettiamo alcun criterio o condizione," ha concluso il capo della diplomazia russa. "La Russia sta facendo più di chiunque altro per risolvere la crisi in Ucraina."