(Teleborsa) - Nessuna spaccatura tra i Paesi Frugali, ma una possibile apertura a un accordo grazie alla proposta del presidente del Consiglio UE Charles Michel sulla governance del Recovery fund e il meccanismo del "super freno" di emergenza, la possibilità cioè di bloccare l'esborso dei fondi e chiedere la convocazione del Consiglio su eventuali scostamenti nell'uso degli stanziamenti.

Lo ha confermato il premier olandese Mark Rutte, a margine dei lavori del vertice UE, giunto al quarto giorno di trattative. "Stiamo tutti sulla stessa linea", ha specificato in un punto stampa a margine del Consiglio europeo a Bruxelles in merito a una ipotetica spaccatura con Danimarca e Svezia, più aperte alla discussione sui prestiti, e Austria e Paesi Bassi ancora molto contrarie.

"Ora c'è un ottimo testo di bozza", ha poi dichiarato citando il super freno d'emergenza, su cui "ritengo stia lentamente guadagnando consenso. Sono davvero contento, perché questa è stata una condizione cruciale per noi per essere in grado di costruire quel bilanciamento" tra prestiti e sovvenzioni".

Soddisfatto anche il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, per "essere riusciti a ottenere una riduzione dell'importo totale, che era la nostra richiesta principale, un aumento degli sconti per l'Austria e la garanzia che investimenti e riforme saranno controllati. È davvero un ottimo risultato", ha commentato.

Kurz ha poi riferito anche di "progressi sulla plastic tax" per le nuove entrate UE "con cui finanziare il debito".