(Teleborsa) - Il Giappone si è fermato stamattina, per un minuto di silenzio, per commemorare le vittime dello
tsunami che ha colpito il Paese l'11 marzo 2011.
Ricorre oggi il quinto anniversario della tragedia, scaturita da un
violento terremoto del nono grado della scala Richter, che ha provocato uno tsunami di proporzioni enormi e mandato
in tilt la centrale nucleare di Fukushima. L'onda gigante ha fatto
18 mila vittime, collocandosi ai primi posti dei disastri naturali, assieme a quello avvenuto in Thailandia, nel 2004.
Come ogni anno, ormai, il Giappone si è fermato alle 6.46 ora italiana, che corrisponde all'ora della scossa (14.46 ora locale).
Dopo cinque anni dalla catastrofe, sono
58 mila i giapponesi, perlopiù anziani, che
vivono ancora in prefabbricati, e più di 170 mila persone, ex residenti della provincia di Fukushima, ancora senza una sistemazione definitiva.