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Banche, pronto l'Addendum della BCE sui crediti deteriorati

L'Istituto Centrale europeo ha pubblicato il documento che integra le linee guida sui non performing asset (NPL)

Economia
Banche, pronto l'Addendum della BCE sui crediti deteriorati
(Teleborsa) - Entra nel vivo la guerra della Banca Centrale Europea ai crediti deteriorati in seno alle banche europee.

Come ampiamente atteso l'Eurotower ha pubblicato l'Addendum alle linee guida sugli NPL (non performing loans) che integra quanto già predisposto in materia il 20 marzo dello scorso anno.

L’Addendum precisa le aspettative di vigilanza della BCE in relazione alle banche significative sottoposte alla sua vigilanza diretta. Non ha carattere vincolante ma sarà alla base del dialogo tra le banche significative e la Vigilanza bancaria della BCE, si legge in una nota nella quale si precisa che riguarda i crediti classificati come NPL in linea con la definizione dell’Autorità bancaria europea dopo il 1° aprile 2018. Alle banche sarà quindi chiesto di comunicare all'Istituto Centrale qualsiasi divergenza tra le loro prassi e le aspettative in merito agli accantonamenti prudenziali a partire dall’inizio del 2021.

La Banca Centrale valuterà, fra i vari aspetti, il lasso di tempo in cui un’esposizione è stata classificata come deteriorata (ossia la sua "anzianità") nonché le garanzie reali detenute (ove presenti).

In base al quadro prudenziale di riferimento, le banche devono poter realizzare la protezione del credito con "tempestività", esorta l'Eurotower, secondo la quale per evitare un incremento brusco e repentino dei livelli di accantonamento (effetti "cliff edge"), è importante definire un’adeguata progressione nelle aspettative di vigilanza a partire dal momento in cui l’esposizione è classificata come deteriorata.

L’Addendum ha carattere complementare rispetto a qualsiasi disposizione legislativa futura dell’UE basata sulla proposta della Commissione europea di affrontare gli NPL nel contesto del primo pilastro, tiene a precisare la Banca guidata da Mario Draghi.
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