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Città metropolitana Bologna, intesa con RFI per linee guida 30 nuovi “hub intermodali”

Centri in gran parte in prossimità di stazioni come punto di incontro tra le strategie di mobilità sostenibile della città e il Piano Industriale di Rete Ferroviaria Italiana

Economia, Trasporti
Città metropolitana Bologna, intesa con RFI per linee guida 30 nuovi “hub intermodali”
(Teleborsa) - Protocollo d'intesa per l'elaborazione di linee di indirizzo per la progettazione dei 30 Centri di Mobilità previsti dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) di Bologna metropolitana. L'accordo è stato sottoscritto dal Sindaco della Città metropolitana di Bologna, Virginio Merola e dall’Amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile, e ha l’obiettivo di individuare criteri omogenei per redigere entro fine anno i criteri e sviluppare poi i primi progetti di fattibilità. Temi previsti appunto nel PUMS e ora più che mai centrali nelle politiche di rilancio superata la fase di emergenza COVID-19.

I 30 Centri di Mobilità, in gran parte posti in prossimità di stazioni ferroviarie, rappresentano il punto di incontro tra le strategie di mobilità sostenibile di Bologna metropolitana e il Piano Industriale di RFI (Gruppo FS Italiane): integrazione modale, valorizzazione del ruolo del treno e riqualificazione del contesto urbano che ospita le stazioni. Si tratta di nuovi hub urbani, tecnologicamente attrezzati, in cui poter offrire un elevato livello di servizi diversificati, garantendo intermodalità e multi modalità, adeguati spazi di sosta per i diversi mezzi (velostazioni, velopark, parcheggi scambiatori) con relative postazioni di ricarica elettrica, prioritariamente per i veicoli pubblici e condivisi.

Centri che permetteranno di promuovere servizi innovativi, quali mobility on demand, sharing (car-scooter-bike-monopattini), smart parking, pick point per l’e-commerce, e garantire a tutti i cittadini l’accesso a servizi diversificati in modo chiaro, facile e sicuro. Con l’ambizioso obiettivo di unire funzione urbana e trasportistica e divenire luoghi identitari attivatori della qualità e della vitalità della città. La definizione di apparati e arredi dovrà garantire spazi multifunzione facilmente fruibili e inclusivi, dove collocare zone di attesa piacevoli e protette, sistemi di informazione interattivi, in un ambiente urbano riqualificato attraverso la valorizzazione anche del verde.

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