(Teleborsa) - "Favorire l'utilizzo dei
servizi pubblici digitali da parte di tutti i
cittadini, riequilibrare le
disparità sociali, formare i giovani e investire sulle loro competenze: questi i principali obiettivi del programma che vuole contrastare il divario digitale. Nasce la sperimentazione del
Servizio Civile Digitale che coinvolgerà
1000 volontari aprendo la strada ad un percorso importante per il paese nella transizione digitale che abbiamo intrapreso anche a livello governativo".
Lo ha scritto su Facebook la ministra per le politiche giovanili
Fabiana Dadone. Coloro che diventeranno
facilitatori digitali potranno contribuire all'utilizzo consapevole e responsabile delle nuove tecnologie e aiutare a rendere possibile il godimento dei diritti di cittadinanza attiva per tutti. A fine servizio, il loro lavoro verrà riconosciuto anche da una certificazione delle
competenze digitali acquisite. "Le
ragazze e i ragazzi non saranno solo i
destinatari delle grandi innovazioni che il
Pnrr porterà con sé - aggiunge - ma potranno essere anche vettori del cambiamento digitale supportando la transizione del Paese verso il cloud, verso l'interoperabilità, verso una cultura di approccio digitale ai servizi pubblici. Non stiamo semplicemente
innovando l'Italia stiamo prendendo atto degli usi e costumi dei giovani italiani che non vedono
l'ora di essere il braccio e la testa della società di domani", conclude Dadone.