(Teleborsa) -
Nonostante l'acuirsi delle tensioni legate alla faida commerciale
tra Pechino e Washington, non sembra essere previsto a breve un incontro delle due delegazioni per sciogliere i nodi che rendono ancora complicato il rapporto tra le due superpotenze.
A svelare lo stand by delle trattative il segretario al Tesoro USA,
Steven Mnuchin, il quale, nel corso della sua testimonianza davanti ai membri della commissione Servizi Finanziari della Camera, ha dichiarato che
non è stato ancora programmato alcun nuovo colloquio per risolvere le dispute sui dazi.
Mnuchin ha comunque
confermato un "probabile" vertice Trump-Xi a giugno, in occasione del G20 in Giappone. Prima di quella data sembra difficile che i negoziatori possano incontrarsi di nuovo.
La
Cina, dopo il fallimento delle trattative all'ultimo meeting nella capitale americana,
ha avanzato un nuovo invito alla delegazione USA. Ma
l'amministrazione Trump ha accusato Pechino di essersi tirata indietro rispetto agli impegni già presi e che questo avrebbe generato l'allontanamento del compromesso.
Gli
Stati Uniti hanno deciso così di
alzare i dazi dal 10 al 25 per cento su 200 miliardi di dollari di
importazioni cinesi, mossa a cui
Pechino ha risposto aumentando a sua volta
al 25% i dazi su 60 miliardi di prodotti statunitensi. La Casa Bianca ha inoltre minacciato di tassare altri 300 miliardi di dollari di beni cinesi.