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Migranti, Avramopoulos: "soluzione entro dieci giorni o il sistema collassa"

Economia, Politica
Migranti, Avramopoulos: "soluzione entro dieci giorni o il sistema collassa"
(Teleborsa) - Ultima chiamata di Dimitris Avramopoulos ad una soluzione all'emergenza profughi.

Ieri sera il commissario europeo, al termine del consiglio degli Interni, ha lanciato un appello affinché si trovi la quadra entro il Consiglio europei del 7 marzo.

"Dobbiamo trovare risultati concreti, chiari e tangibili entro 10 giorni. In caso contrario si rischia il collasso dell'intero sistema" ha dichiarato in vista del vertice UE - Turchia del prossimo 7 marzo .

Il piano di azione stipulato tra Unione Europea e Turchia c'è, non resta che metterlo in atto, ha spiegato, soffermandosi poi sulla cosiddetta "rotta dei Balcani occidentali" dove "la situazione è molto critica e vi è la reale possibilità di una crisi umanitaria".

"Non possiamo continuare ad agire attraverso azioni unilaterali, bilaterali e trilaterali. Gli effetti negativi di questo modo di agire sono già visibili" ha spiegato il commissario.

La soluzione? Non sta certo nel porre un tetto al numero di richiedenti asilo, ha aggiunto, semplicemente perchè contrario alle regole dell'Unione Europea ma anche a quelle internazionali.

Dunque, l'unico modo per far rientrare l'emergenza è velocizzare "drasticamente" i ricollocamenti. "Non a decine, a centinaia", ha precisato.

Le parole di Avramopoulos giungono in un momento drammatico per la Grecia: circa 2 mila migranti hanno rotto le recinzioni nel centro di accoglienza di Diavata, a nord della Penisola ellenica, e hanno iniziato a marciare verso il confine tra Grecia e Macedonia, dove si trovano altre diverse migliaia di migranti bloccati dalla decisione del Governo macedone di chiudere il confine ai profughi afghani.

"Non accetteremo mai che la Grecia diventi una prigione di anime, il Libano dell’Europa" ha dichiarato il vice Ministro ellenico alle migrazioni Ioannis Mouzalas.

Inoltre Atene ha richiamato l'ambasciatore greco a Vienna dopo il vertice Austria-Balcani "per preservare le relazioni amichevoli tra i due Paesi".



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