Facebook Pixel
Milano 16:07
34.251,27 +0,29%
Nasdaq 16:07
18.077,52 -0,04%
Dow Jones 16:07
39.156,25 +0,26%
Londra 16:07
8.388,1 +0,41%
Francoforte 16:07
18.675,1 +0,96%

Non solo semiconduttori: la pandemia stravolge anche il mercato dello stagno

Economia
Non solo semiconduttori: la pandemia stravolge anche il mercato dello stagno
(Teleborsa) - La pandemia non ha solo affossato interi settori e fatto volare le quotazioni di alcune aziende, ma anche inaspettatamente mutato alcuni mercati, le cui catene di approvvigionamente sono state colte impreparate. È il caso dei semiconduttori, per le cui consegne le aziende del settore automotive devono aspettare mesi e tagliare la produzione, ma ora anche dello stagno, che sta diventano sempre più introvabile e costoso.

I prezzi di questo materiale sono schizzati ai massimi da 7 anni, mentre la Cina sta accumulando scorte allo scopo di garantirsi l'autosufficienza sulla produzione di elettronica, secondo quanto riporta il Financial Times. La dinamica che ha portato sotto pressione il settore è simile a quella che ha colpito il settore automotive: da un lato la domanda extra di vari tipi di dispositivi, dai computer, specialmente portatili, alle consolle di videogiochi, dall'altro le difficoltà di approvvigionamenti dovute alle interruzioni nelle catene globali, specialmente dopo i primi lockdown.

Secondo il quotidiano della City, alla Borsa merci di Londra lo stagno, uno dei metalli meno costosi e che tradizionalmente, grazie alla sua bassa temperatura di fusione e all'alta conduttività elettrica, viene utilizzato per effettuare saldature in elettronica, è rincarato di un 70% dai minimi del 2020, raggiungendo quota 23.400 dollari la tonnellata. Secondo Richard Williams, amministratore delegato della Cornish Metals, la produzione non basta a soddisfare la domanda e non vi sono all'orizzonte aumenti delle attività di estrazione significative.

Le somiglianze col settore automotive sono tante. Con l’avvento della pandemia e una domanda prevista in calo per la maggior parte del 2020, le case automobilistiche e i loro fornitori avevano ridotto il loro inventario. In particolare, i fornitori di semiconduttori per il settore automotive avevano anche annullato gli ordini a fonderie esterne, mentre la capacità interna era stata interrotta o rallentata. Il mercato dell’auto non aveva però fatto i conti con una domanda in rapida ripresa a fine 2020, che si è sommata alla richiesta di chip da parte delle aziende che producono elettronica di consumo in vista del periodo natalizio. Tutto ciò ha creato dei significativi colli di bottiglia nella catena di fornitura, con tempi di consegna che si sono allungati di svariate settimane. Settinama scorsa, per la carenza di semiconduttori, General Motors ha dichiarato che estenderà i tagli alla produzione negli stabilimenti nordamericani, mentre Honda e Nissan hanno annunciato che venderanno complessivamente 250 mila auto in meno nell'anno finanziario in corso.

Anche le alterazioni del mercato dello stagno non sono passeggere. Secondo l’International Tin Association (ITA), l'associazione che rappresenta i maggiori produttori mondiali, il 2020 si è chiuso con una carenza di offerta, nonostante la domanda di stagno sia diminuita del -6%. Sempre secondo l’ITA, nonostante si preveda un recupero della produzione, il 2021 si chiuderà ancora una volta con un surplus della domanda.
Condividi
```