(Teleborsa) -
Anche Virginia Raggi è stata iscritta nel registro degli indagati per il "caso Marra". Sulla prima cittadina di Roma pesano le ipotesi di reato di
abuso d'ufficio e falso in atto pubblico, per la nomina del fratello dell'ex responsabile del personale del Comune di Roma, Raffaele Marra, dimessosi dopo l'avvio dell'inchiesta.
La
Procura di Roma, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, aveva
aperto un fascicolo per lo scandalo dell'assunzione di Renato Marra, fratello di Raffaele, in cui viene ora coinvolta anche la prima cittadina di Roma.
La Raggi verrà sentita dagli inquirenti il prossimo 30 gennaio 2017, ma era stata iscritta nel registro degli indicati poco dopo Natale, in base alle risultanze della relazione dell'autorità anticorruzione (Anac). L'accusa di
abuso d'ufficio è la stessa per cui è indagato Raffaele Marra, mentre l'accusa di
falso in atto pubblico discenderebbe dalle
false dichiarazioni rese dalla Raggi alla responsabile anticorruzione del comune, cui aveva assicurato che, per la nomina di Renato Marra, aveva agito in autonomia.
Nel commentare l'iscrizione nel registro degli indagati, la Raggi ha detto di essere "molto serena" e di aver "informato Beppe Grillo e adempiuto al dovere di informazione previsto dal Codice di comportamento del Movimento 5 Stelle".