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BCE, l'espansione economica resta forte e generalizzata

Secondo le proiezioni, l'economia dovrebbe aumentare nel breve periodo a un ritmo in qualche misura più rapido rispetto alle attese

Economia
BCE, l'espansione economica resta forte e generalizzata
(Teleborsa) - Rimane necessario un ampio grado di stimolo monetario affinché le spinte inflazionistiche di fondo continuino ad accumularsi e sostengano la dinamica dell'inflazione complessiva nel medio periodo. Ne è convinta la BCE, che nel Bollettino economico di marzo ha confermato una dinamica dell'espansione economica dell'area dell'euro forte e generalizzata nei diversi paesi e settori, con una crescita del PIL, nel quarto trimestre 2017, pari allo 0,6 per cento sul periodo precedente. Secondo le proiezioni, l'economia dovrebbe aumentare nel breve periodo a un ritmo in qualche misura più rapido rispetto alle attese.

Le proiezioni macroeconomiche di marzo 2018 formulate per l’area dell’euro dagli esperti della BCE prevedono, infatti, una crescita annua del PIL in termini reali del 2,4 per cento nel 2018, dell’1,9 nel 2019 e dell’1,7 nel 2020. Rispetto all'esercizio condotto dagli esperti dell'Eurosistema lo scorso dicembre, le prospettive di espansione del PIL sono state riviste al rialzo per il 2018 e restano invariate per gli anni successivi.

Tali prospettive di crescita hanno confermato la fiducia del Consiglio direttivo nel fatto che l'inflazione convergerà verso l'obiettivo di un tasso inferiore ma prossimo al 2 per cento nel medio termine. Le proiezioni macroeconomiche per l’area dell’euro elaborate a marzo 2018 dagli esperti della BCE prevedono un tasso annuo di inflazione sui dodici mesi misurato sullo IAPC pari all’1,4 per cento nel 2018, all’1,4 nel 2019 e all’1,7 nel 2020.

Al contempo, le misure dell'inflazione di fondo sono rimaste contenute e devono ancora mostrare segnali convincenti di una sostenuta tendenza al rialzo.

In questo contesto, il Consiglio direttivo continuerà a seguire gli andamenti del tasso di cambio e delle condizioni finanziarie in relazione alle loro possibili implicazioni per le prospettive a medio termine della stabilità dei prezzi.

Pertanto nella riunione dell'8 marzo 2018, il Consiglio direttivo ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse di riferimento della BCE continuando ad attendersi che rimangano sui livelli attuali per un prolungato periodo di tempo e ben oltre l’orizzonte degli acquisti netti di attività. Quanto alle misure non convenzionali di politica monetaria, il Consiglio direttivo ha confermato l’intenzione di condurre acquisti netti, all'attuale ritmo mensile di 30 miliardi di euro, sino alla fine di settembre 2018, o anche oltre se necessario, e in ogni caso finché non riscontrerà un aggiustamento durevole dell’evoluzione dei prezzi coerente con il proprio obiettivo di inflazione. Il Consiglio direttivo ha altresì ribadito che l'Eurosistema continuerà a reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma di acquisto di attività per un prolungato periodo di tempo dopo la conclusione degli acquisti netti di attività e, in ogni caso, finché sarà necessario.
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