(Teleborsa) - Mai come in questo periodo si fa un gran parlare di
cambiamento climatico e relative
conseguenze: una
emergenza da affrontare con
urgenza e
tempestività.
Ai
giovani che oggi sono scesi in piazza
"per rivendicare il diritto di poter vivere in un
mondo migliore,
meno inquinato, dove sviluppo economico e rispetto dell'ambiente possano viaggiare di pari passo, dove le condizioni climatiche estreme non generino sempre più frequenti 'migrazioni ambientali', voglio dire che il loro
grido d'allarme non è destinato a cadere nel vuoto". Lo ha detto il Ministro dell'Ambiente
Sergio Costa commentando il quarto sciopero globale per il clima indetto dal movimento
Fridays for future, che ha visto scendere in piazza in Italia migliaia di ragazzi.
"Siamo
consapevoli che le loro proteste sono rivolte verso di noi, verso le scelte della politica nazionale e internazionale, ma il
malcontento e l'indignazione delle nuove generazioni non possono che essere uno stimolo in più ad agire presto e bene ha sottolineato il Ministro rilevando che "il nostro Paese giocherà un ruolo di
prima linea e fondamentale non solo amplificando e portando all'attenzione di tutti
l'emergenza costituita dai cambiamenti climatici, ma anche
lottando per ottenere risultati
concreti e tangibili, con una programmazione di interventi nel lungo periodo, perché non possiamo più permetterci di agire seguendo la
logica dell'emergenza".