(Teleborsa) - Interessante
fotografia quella scattata dai dati comunicati dal
Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) sulla base delle
dichiarazioni dei redditi 2018. Il reddito complessivo t
otale dichiarato - si legge - ammonta a circa
880 miliardi di euro (
+42 miliardi rispetto all’anno precedente, +5%) per un valore medio di
21.660 euro, in crescita del
4,8% rispetto al r
eddito complessivo medio dichiarato l’anno precedente. Si sottolinea, precisa la nota, che nel 2018 cambia la gestione del riporto delle perdite per i soggetti in contabilità semplificata, ora equiparate a coloro che hanno una contabilità ordinaria e che pertanto non rientrano più nel calcolo del reddito complessivo. Per un confronto omogeneo con l’anno precedente, è necessario escludere dal reddito complessivo del 2017 le perdite in contabilità semplificata e da partecipazione in società esercenti attività d’impresa, in tal caso la variazione percentuale del reddito complessivo rispetto al 2017 è del +
3,1%. L’incremento del reddito complessivo è dovuto all’aumento dei
redditi da pensione, lavoro dipendente e lavoro autonomoSEMPRE DIVARIO NORD- SUD - L'analisi territoriale conferma che la regione con
reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (25.670 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (24.760 euro), mentre la
Calabria presenta il reddito medio più basso (15.430 euro); anche nel 2018, quindi, rimane cospicua la distanza tra il reddito medio delle regioni centro-settentrionali e quello delle regioni meridionali.
REDDITO AUTONOMI PIÙ DEL DOPPIO DIPENDENTI - Il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a
46.240 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori (titolari di ditte individuali) è pari a 20.940 euro. Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a
20.820 euro, quello dei pensionati a
17.870 euro. Sono
12,6 milioni gli italiani che non versano un euro di
Irpef. Nel dettaglio, oltre
10,2 milioni di soggetti hanno un'imposta netta pari a zero,
"prevalentemente contribuenti con livelli reddituali compresi nelle soglie di esenzione, ovvero coloro la cui imposta lorda si azzera per effetto delle detrazioni riconosciute dal
nostro ordinamento".Considerando, inoltre, i
soggetti la cui imposta netta è interamente compensata dal
bonus 80 euro, la platea di
contribuenti che di fatto non versano l'Irpef sale a circa
12,6 milioni.