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BCE, Lane esclude tapering e spiega cosa influenza inflazione

In una intervista pubblicata sul sito dlela BCE il banchiere parla delle prospettive di crescita e dell'indipendenza dell'Eurotower da pressioni "esterne"

Finanza
BCE, Lane esclude tapering e spiega cosa influenza inflazione
(Teleborsa) - "L'inflazione è inaspettatamente alta al momento, ma pensiamo che diminuirà l'anno prossimo". Lo ha detto il membro del comitato direttivo della BCE Philip Lane, in una intervista pubblicata sul sito dell'Istituto di Francoforte, definendo l'inflazione "temporanea" e "non legata ad una situazione cronica".

Parlando dei fattori che influenzano l'andamento dei prezzi, il banchiere cita una ripresa "forte" a livello globale, il problema delle strozzature e degli alti costi energetici, ma anche l'effetto "recupero di alcuni prezzi che erano scesi nel 2020".

A proposito del ritiro del Piano anti-pandemico PEPP, su sollecitazione della Germania, Lane ha ribadito che la BCE ha vari strumenti a disposizione e che le decisioni di politica monetaria "non sono guidate da alcuna forma di pressione esterna", ma sono orientate ad assicurare un'inflazione del 2% in "un orizzonte pluriennale". "Che ci sia stata volatilità nell'ultima settimana o due non è un fattore determinante", ha detto il banchiere, parlando della reazione dei mercati ed aggiungendo "abbiamo la responsabilità di spiegare che esistono validi motivi per ritenere che l'inflazione diminuirà l'anno prossimo e dobbiamo essere sufficientemente pazienti per non reagire in modo eccessivo a un aumento temporaneo dell'inflazione".

Il membro della BCE ha anche nuovamente escluso il possibile avvio del tapering in UE ribadendo "se ne discute negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ma non nell'area dell'euro", che "non è affatto vicina a una situazione in cui porre fine agli acquisti di attività" e si torva anche in una diversa "fase del ciclo economico".

A proposito delle richieste dei sindacati tedeschi, che chiedono aumenti salariali di almeno il 4%, il banchiere afferma che "è fondamentale "trovare un equilibrio", in modo che "tengano conto dell'aumento del costo della vita, ma evitino anche aumenti insostenibili del costo del lavoro".

Il governatore della banca centrale irlandese ha parlato anche della crescita a due velocità delle economie dell'Eurozona, segnalando che "non minaccia la ripresa" e che per il prossimo anno ci si attende una "crescita piuttosto forte", perché "i paesi che sono leggermente indietro hanno molta capacità disponibile". Ricordando che "la ripresa globale quest'anno è stata più rapida del previsto", Lane affermato che "c'è ancora molto slancio nel sistema".

Parlando della bassa crescita della Spagna, il membro della BCE si è detto convinto che non ci sarà alcun allargamento del divario Nord-Sud, perché il Next Generation EU "è stato progettato per garantire che tutte le parti dell'UE non solo si riprendano, ma abbiano anche forti prospettive a medio termine". "Vorrei sottolineare che tutti i paesi, indipendentemente da dove si trovino ora, sono pronti per un'ottima ripresa. Alcuni potrebbero essere in ritardo di alcuni mesi rispetto ad altri, ma non credo che ci dovrebbero essere preoccupazioni per l'emergere di nuovi differenziali permanenti", ha concluso.
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