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Governo, tutti i dossier sul tavolo del nuovo esecutivo

Dal Pnrr alla guerra in Ucraina, dalla manovra alla crisi energetica

Economia
Governo, tutti i dossier sul tavolo del nuovo esecutivo
(Teleborsa) - Scadenze del Pnrr, guerra in Ucraina, emergenza energetica e legge di bilancio. Ma anche la privatizzazione di Ita Airways, l'attesa creazione di un'infrastruttura nazionale per la banda larga con il memorandum tra Tim, Open Fiber, Cdp, Kkr e Macquarie, e il capitolo Mps, con il recente via libera da parte dell'assemblea alla ricapitalizzazione da 2,5 miliardi. Questa l'eredità lasciata dal governo Draghi al prossimo esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Dossier caldi che la nuova premier dovrà in fretta prendere in mano e dimostrare di saper gestire. Per agevolare un "pronto esercizio delle proprie funzioni" Draghi ha già messo in allerta i suoi ministri, invitandoli a preparare un ordinato passaggio di consegne, per "fornire al nuovo governo un quadro organico delle attività in corso, degli adempimenti e delle scadenze ravvicinate". L'attività è in corso sotto il coordinamento del sottosegretario Roberto Garofoli.

Legge di bilancio – A dare il via libera alla nota di aggiornamento del Def ci penserà ancora il Cdm presieduto da Mario Draghi. Una delle prime incombenze del nuovo governo sarà, invece, la manovra, la legge che dà l'indirizzo all'azione dell'esecutivo. Se il via libera alla Nadef potrebbe arrivare la prossima settimana (è previsto solo il quadro tendenziale), la legge di bilancio dovrà essere approvata entro fine anno, con presentazione alle Camere prevista entro il 20 ottobre.

Scadenze PNRR – Tema centrale per la tenuta del Paese è attuare, nei tempi previsti, le riforme utili ad incassare tutti i fondi del Piano di ripresa e resilienza. Un percorso già segnato dall'agenda Draghi che, tuttavia, la leader di Fratelli d'Italia – la cui linea, urlata dagli scranni dell'opposizione, è sempre sembrata distante anni luce da quella dell'ex numero uno della Bce – difficilmente sceglierà di seguire. L'obiettivo rimane, comunque, quello di realizzare nei prossimi due mesi oltre il 50% dei target in scadenza a fine anno. Se questa tabella di marcia sarà rispettata, nei mesi di novembre e dicembre dovranno essere centrati i restanti 26 traguardi in scadenza: i 55 complessivi saranno poi verificati con la Commissione europea. Se uno stravolgimento dell'agenda comporterà dei ritardi il Paese perderà i fondi. Dopo che la seconda tranche ha incassato il via libera informale la scorsa settimana, in ballo c'è la terza da 21,8 miliardi. Meloni dovrà completare l'attuazione della legge sulla concorrenza (sciogliendo il nodo dei balneari), che è uno degli obiettivi del Pnrr per fine 2022.

Pensioni – Il nuovo esecutivo dovrà occuparsi anche delle pensioni, altrimenti da gennaio scatterà la Fornero. Nel programma di Fratelli d'Italia si parla genericamente di aumenti delle pensioni e flessibilità in uscita senza, tuttavia, far cenno alla sostenibilità di tali misure.

Guerra russo-ucraina – Sul fronte internazionale, il primo grande impegno del prossimo premier potrebbe essere il G20 di metà novembre, a Bali. Il governo dovrà coordinarsi con gli alleati europei e della Nato per l'approccio alla guerra tra Russia e Ucraina, che rischia una nuova escalation. Da parte sua, l'esecutivo uscente, dopo il voto di domenica, si appresterebbe a firmare il quinto decreto per l'invio di armi in Kiev.

Emergenza energetica – L'altro nodo (che l'Ue potrebbe cominciare a sciogliere nel prossimo consiglio straordinario del 30 settembre) è una risposta comune all'emergenza energetica, con le ipotesi di un tetto comune al prezzo del gas e del disaccoppiamento del prezzo dell'elettricità. Al piano comunitario, l'Italia dovrebbe continuare ad abbinare misure proprie, in termini di aiuti e sgravi fiscali. Il governo dovrà decidere anche se procedere ad uno scostamento di bilancio e di quale entità. Sempre al capitolo Bruxelles attiene la prossima trattativa sulla politica fiscale e, quindi, sul patto di stabilità.

Covid – Il futuro titolare della Salute, in sinergia con Palazzo Chigi, dovrà prendere in consegna anche la gestione della pandemia (con l'impatto delle scuole aperte ancora tutto da valutare) e del prosieguo della campagna vaccinale.
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