(Teleborsa) - Sono
7.985 i contagiati in Italia, con un incremento di
1.598 persone rispetto a ieri e
463 morti (97 in più di ieri). Questo l'ultimo bilancio fornito dal Commissario
Angelo Borrelli nella consueta conferenza stampa giornaliera alla Protezione Civile per fare il punto sull'emergenza Coronavirus nel nostro Paese.
724, invece, le persone
guarite ( +102 rispetto a ieri).
Borrelli ha anche annunciato che da domani saranno distribuite
100 mila mascherine negli istituti penitenziari, dove sono state montate
80 tende di pre-triage" per lo screening
del Coronavirus. Gallera: continua aumento Bergamo; preoccupa Brescia - Resta critica la situazione in
Lombardia. "In provincia di Bergamo continua una crescita molto significativa" dei casi di Coronavirus, "1245 positivi (+248 su ieri) e vediamo come nella provincia di Brescia ci sia una crescita altrettanto forte, siamo a 739, +238". Questo il quadro giornaliero tracciato dall'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera. "Una provincia, quella di
Brescia, che fino a qualche giorno fa aveva un numero di casi molto contenuto, oggi rappresenta una delle
aree di maggiore preoccupazione", ha sottolineato.
Paziente 1 respira autonomamente - Spazio anche per una buona notizia. "Il paziente 'uno' è stato trasferito dalla terapia intensiva a quella sub intensiva. E' stato cioè 'stubato' in quanto ha iniziato a respirare autonomamente", ha annunciato
Gallera. REZZA SU ROMA: PREVENIRE PIUTTOSTO CHE INTERVENIRE DOPO - Nelle scorse ore è arrivato
l'alert del direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (ISS), Gianni Rezza sulla
Capitale: "Era un
allarme preventivo, dopo quanto successo a Codogno appena ci troviamo in presenza di un piccolo aumento, secondo me è giusto attenzionarlo subito, visto che in quell'occasione no, ma adesso
siamo avvertiti. Anche il fatto che col
DPCM sia stata estesa la zona d'attenzione va in questa direzione,
"preveniamo piuttosto che intervenire dopo", ha sottolineato Rezza.
"La minaccia di una pandemia sta diventando molto reale". Lo ha detto il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Ghebreyesus, nella conferenza stampa quotidiana sulla diffusione del coronavirus. Ghebreyesus ha aggiunto che in tal caso si tratterà della "
prima pandemia che potrà essere controllata".