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Milano scende, l'Europa fa peggio

Si chiude la settimana di Borsa all'insegna delle vendite a causa delle tensioni fra Stati Uniti contro Cina e Messico e il braccio di ferro tra Ue e Italia

Commento, Finanza
Milano scende, l'Europa fa peggio
(Teleborsa) - Si chiude un'altra seduta in rosso per Piazza Affari. Palazzo Mezzanotte, così come le principali Borse del Vecchio Continente, soffre del perdurare delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti ma non solo. Ad allarmare ancora di più i mercati in queste ore vi sono stati, da un lato, i tweet del Tycoon pronti a minacciare anche il Messico con l'imposizione di dazi anti-immigrazione e dall'altro, più interno, il forte braccio di ferro instaurato in questi giorni tra Unione Europea e Italia sulla questione del debito pubblico nostrano.

Giù anche Wall Street.

Sostanzialmente stabile l'Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,115. L'Oro, in aumento (+0,98%), raggiunge 1.301,1 dollari l'oncia. Forte riduzione del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (-2,7%), che ha toccato 55,06 dollari per barile.

Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +283 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,63%.

Tra i mercati del Vecchio Continente in rosso Francoforte, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,46%, spicca la prestazione negativa di Londra, che scende dello 0,78%, e Parigi scende dello 0,82%.

Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dello 0,73% sul FTSE MIB, proseguendo la serie di cinque ribassi consecutivi, iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, si posiziona sotto la linea di parità il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 21.713 punti. Sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,49%, come il FTSE Italia Star (-0,5%).

Alla chiusura della Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna risulta essere stato pari a 1,61 miliardi di euro, in deciso ribasso (-24,75%), rispetto alla seduta precedente che aveva visto la negoziazione di 2,14 miliardi di euro; mentre i contratti si sono attestati a 191.156, rispetto ai precedenti 242.884 ed i volumi scambiati sono passati da 0,63 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,49 miliardi.

Tra i 217 titoli trattati, 64 azioni hanno chiuso la sessione odierna in progresso, mentre 133 hanno chiuso in ribasso. Invariati i restanti 20 titoli.

Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti viaggi e intrattenimento (+1,64%) e immobiliare (+0,69%).

Tra i peggiori della lista di Milano, in maggior calo i comparti materie prime (-3,93%), automotive (-2,19%) e beni per la casa (-1,42%).

Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, su di giri Juventus (+5,11%).

Andamento positivo per Leonardo, che avanza di un discreto +1,59%.

Ben comprata Italgas, che segna un forte rialzo dell'1,40%.

Amplifon avanza dell'1,38%.

Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Fiat Chrysler, che ha chiuso a -4,76%.

Crolla Tenaris, con una flessione del 3,96%.

Vendite a piene mani su Ferragamo, che soffre un decremento del 3,94%.

Pessima performance per Prysmian, che registra un ribasso del 3,37%.

In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Salini Impregilo (+1,81%), Sias (+1,63%), IGD (+1,32%) e Maire Tecnimont (+1,10%).

I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Tinexta, che ha archiviato la seduta a -4,25%.

Sessione nera per Brunello Cucinelli, che lascia sul tappeto una perdita del 2,22%.

In caduta libera Reply, che affonda del 2,12%.

Pesante Danieli, che segna una discesa di ben -2,05 punti percentuali.
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