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Sconto carburanti, firmato decreto: proroga al 2 agosto

Ma per il Codacons è "del tutto insufficiente"

Economia
Sconto carburanti, firmato decreto: proroga al 2 agosto
(Teleborsa) - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, hanno firmato il Decreto Interministeriale che proroga fino al 2 agosto le misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti. Si estende così fino a tale data il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione.




Soddisfazione espressa da Vannia Gava, sottosegretario alla Transizione ecologica e capo dipartimento: "Bene la proroga al 2 agosto del taglio delle accise su benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione: era necessaria per difendere famiglie e imprese. Lo abbiamo sostenuto con forza: un'altra proposta di buonsenso della Lega che è stata accolta. Bisogna però continuare a sterilizzare gli aumenti per tutta l'estate, fintanto che la dinamica dei prezzi non sarà tornata sotto controllo", scrive in un tweet.

Mentre di intervento "del tutto insufficiente" parla il Codacons. "Un provvedimento che non risolve l'emergenza prezzi in Italia e non affronta in modo adeguato il problema", sottolinea l'Associazione dei consumatori in una nota. "Di fronte alla
crescita senza freni dei listini alla pompa, limitarsi a prorogare lo sconto sulle accise appare assolutamente inadeguato - spiega il presidente Carlo Rienzi - A dimostrarlo sono i numeri: nonostante la riduzione delle accise già in vigore da marzo, oggi un litro di benzina costa il 28,5% in piu' rispetto allo stesso periodo del 2021, con la spesa per il pieno che sale di circa 23 euro. Va peggio per il gasolio, il cui prezzo sale del 37,5% su base annua con un maggiore costo per il pieno di 27,7 euro".

Considerata un'auto di media cilindrata - calcola il Codacons - una famiglia "spende oggi 552 euro in più all'anno" per i rifornimenti di "benzina", e addirittura "+664 euro annui per quelli di gasolio".

"Ciò che serve realmente è bloccare subito i prezzi di benzina e gasolio alla pompa, riportandoli a livelli accettabili in modo da contrastare le speculazioni sui mercati dei carburanti e calmierare gli effetti sui listini al dettaglio" - conclude
Rienzi.
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