(Teleborsa) - Un
ex Asset Manager svizzero si è dichiarato colpevole di aver aiutato i clienti degli Stati Uniti a nascondere milioni di dollari in conti offshore, evitando così di pagare le imposte federali sui redditi.
“
Lo svizzero Peter Amrein”, ha detto il giudice distrettuale di Manhattan, Sidney Stein, nel periodo 1998-2012, ha aiutato operatori americani ad evadere le tasse nascondendo fondi a diverse banche svizzere, tra cui Wegelin & Co. Lo ha fatto mentre lavorava in una banca svizzera non ancora identificata e poi come gestore patrimoniale presso una società di gestione patrimoniale svizzera”.
Amrein ha accettato di collaborare con le autorità statunitensi testimoniando davanti a un gran giurì federale e in altri procedimenti giudiziari, dopo il suo patteggiamento presentata alla corte.
Il manager svizzero
è stato messo sotto accusa lo scorso anno per aver cospirato con un avvocato svizzero, Edgar Paltzer, aprendo account svizzeri non dichiarati presso la banca privata svizzera Wegelin & Co, dichiarata colpevole a New York per reati fiscali e in altre quattro banche svizzere. Nessuna delle banche è stata ancora identificata.
I due svizzeri stanno cooperando con le autorità americane impegnate in un giro di vite sull'evasione fiscale off shore, che ha portato a pesanti accuse contro più di 100 persone, tra cui circa 70 grossi contribuenti degli Stati Uniti e più di 30 banchieri, avvocati e consulenti.
Quattordici banche sono sotto inchiesta penale, tra cui
Credit Suisse, la seconda più grande banca svizzera.