Facebook Pixel
Milano 25-apr
0 0,00%
Nasdaq 25-apr
17.430,5 -0,55%
Dow Jones 25-apr
38.085,8 -0,98%
Londra 25-apr
8.078,86 +0,48%
Francoforte 25-apr
17.917,28 -0,95%

FaceApp, spopola la app che ci invecchia ma è allarme privacy

Il senatore americano Schumer chiede un'indagine all'Fbi

Economia
FaceApp, spopola la app che ci invecchia ma è allarme privacy
(Teleborsa) - In queste ore sta letteralmente spopolando in Italia, ma non solo, FaceApp, l’applicazione che consente di trasformare il viso di chi accetta di usarla mostrando come saremo tra vent’anni.

FACEAPP MANIA – Una vera e propria mania. Basta fare un giro sui più famosi social network per imbattersi in una sfilza di volti invecchiati, pieni di rughe e chiome rigorosamente bianche. Tutto questo in un click. Insomma, nonostante la corsa ad apparire belli e perfetti, in questi giorni la tendenza sembra invertita con il gioco che ci mostra come saremo da vecchi che tiene banco. Il realismo degli scatti è senza dubbio notevolissimo e sta contagiando milioni di utenti, curiosi di proiettarsi nel futuro.

I DUBBI SULLA PRIVACY E L’OMBRA DELLA RUSSIA – Tutto bene finchè qualcuno non ha iniziato a tirare in ballo la questione della privacy.

CHI C’E’ DIETRO FACEAPP – L’app è stata sviluppata (nel 2017 ma ha raggiunto la ribalta negli ultimi giorni, sfondando gli 80 milioni di download) da Wireless Lab, una società "basata" a San Pietroburgo, in Russia, che produce applicazioni per smartphone, di proprietà di Yaroslav Goncharov, ex dirigente di Yandex, il principale motore di ricerca in Russia.

Russia, basta la parola per evocare una serie di teorie cospirazioniste stando alle quali in ballo ci sarebbe la creazione di un grande archivio russo che raccoglie i volti di milioni di persone per offrirli nientemeno che ai servizi segreti.

SENATORE SCHUMER CHIEDE ALL’FBI DI APRIRE INDAGINE – Livello massimo di allerta anche negli Stati Uniti. “Fornisce accesso totale e irrevocabile a foto e dati personali”, ha denunciato il leader della minoranza democratica al Senato Usa, Chuck Schumer, in una lettera spedita all’Fbi e alla Federal Commission in cui chiede l’apertura di una indagine.

LA REPLICA DELLA SOCIETA': FOTO CANCELLATE ENTRO 48 ORE – Dal canto suo, in una nota, FaceApp ha assicurato che entro 48 ore dall’uso i dati dell’utente vengono cancellati dal suo cloud. “Tutte le funzionalità di FaceApp sono disponibili senza effettuare il login e si può accedere solo dalla schermata delle impostazioni – ha aggiunto la società -. Di conseguenza, il 99% degli utenti non effettua l’accesso e pertanto non abbiamo accesso a dati che potrebbero identificare una persona”.

FaceApp ha poi rimarcato di non vedere o condividere dati dell’utente con terze parti e che comunque "i dati dell’utente non vengono trasferiti in Russia".

(Foto: © Apple)
Condividi
```