(Teleborsa) -
Nuova frenata per l'industria manifatturiera cinese, che ad aprile ha registrato un
nuovo rallentamento per effetto della
crisi mondiale scatenata dall'epidemia di coronavirus, dopo il recupero messo a segno a marzo, alla riapertura dell'attività dopo il lockdown.
Il
PMI manifatturiero elaborato da
Caixin/Markit è
sceso a quota 49,4 punti rispetto ai 50,1 punti di aprile. Il dato
delude le attese che indicavano una risalita a 50,3 punti. L'indicatore si riporta così al di
sotto della soglia chiave dei
50 punti, sotto la quale
si segnala una contrazione dell'attività delle aziende.
Una indicazione non dissimile arrivano anche dai
dati governativi, normalmente più alti della lettura di Caixin, che indicano un
peggioramento in area
50,8 punti dai 52 precedenti e
sotto i 51 attesi. Secondo questa rilevazione, che anticipa anche l'andamento del terziario, il
PMI non manifatturiero invece è migliorato a
53,2 punti dai 52,3 precedenti ed il
PMI composito è salito a
53,4 da 53 punti.