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"Ora di Futuro", Calderini (Polimi): Piattaforma ha facilitato dialogo e inclusione

Economia, Scuola
"Ora di Futuro", Calderini (Polimi): Piattaforma ha facilitato dialogo e inclusione
(Teleborsa) - Seconda edizione con numeri in crescita per Ora di futuro, progetto lanciato da Generali Italia e fondazione The Human Safety Net.

La scuola? "In presenza, tecnologica e laboratoriale" A dirlo i 50.000 bambini della Generazione Alpha, nati dopo il 2010, delle 3.500 classi di III, IV e V elementare di tutta Italia che hanno aderito al Programma nell'anno della pandemia e relative restrizioni.

Questa una delle principali evidenze della seconda edizione dell’Osservatorio "Ora di Futuro", che restituisce un’analisi completa del progetto di educazione rivolto a bambini insegnanti, famiglie e reti non profit in tutta Italia. La valutazione dell’impatto sociale generato dal progetto è stata affidata al gruppo di ricerca Tiresia (Politecnico di Milano) mediante questionari digitali e interviste mirate a insegnanti, pedagogisti, studenti, genitori.

"Ora di futuro" ha messo in evidenza spunti interessanti del progetto, Teleborsa ha chiesto a Mario Calderini, professore ordinario di Social Innovation alla School of Management del PoliMI di raccontare cosa è emerso dall'analisi.




"Il progetto voleva misurare l'impatto sui bambini e sulle loro famiglie dell'uso di questa piattaforma. Tre, in particolare, le cose che vorrei sottolineare: il primo è che ha funzionato molto bene nella sfera di quello che si chiama il patto educativo tra scuola, famiglie e studenti, quasi tutte le insegnanti e i genitori hanno dichiarato - ed è dimostrato statisticamente - che la piattaforma ha facilitato il dialogo e l'inclusione nella famiglia nel processo educativo.
Inoltre, è stato molto efficace nel creare le cosiddette life skills, ossia le competenze emotive, la creatività, il pensiero critico, e in questo senso, per insegnanti e studenti è stata molto efficace questa immersione nella piattaforma.
Il terzo aspetto rilevante - conclude Calderini - "è che gli studenti con qualche difficoltà, con il cosiddetto disturbo specifico di apprendimento, hanno avuto un vantaggio dall'uso della piattaforma grazie a questo accompagnamento delle famiglie che ha funzionato molto bene e perchè la piattaforma ha consentito a ciascuno di apprendere alla velocità più congeniale".

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