(Teleborsa) - L'assemblea degli azionisti di
CIR, che si è tenuta oggi a Milano sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti (in sede ordinaria e straordinaria) ha approvato il
bilancio dell'esercizio 2020. Il gruppo ha chiuso l'anno con ricavi consolidati pari a 1.834,8 milioni di euro (2.001,6 milioni nel 2019) e un utile di 16,3 milioni. La capogruppo CIR S.p.A. ha registrato un utile di 2,6 milioni di euro. L'assemblea ha fatto propria la proposta del CdA di
non distribuire dividendi.
L'assemblea ha approvato la prima sezione della relazione sulla politica in materia di
remunerazione e sui compensi corrisposti e ha espresso voto favorevole sulla seconda sezione. Approvato anche il
piano di stock grant per il 2021 destinato ad amministratori e/o dirigenti della società e di società controllate.
L'assemblea ha conferito al CdA l'autorizzazione, valida per un periodo di 18 mesi, ad acquistare un numero massimo di 225.000.000
azioni proprie, e comunque fino a concorrenza del 20% del numero complessivo di azioni costituenti il capitale sociale ad un prezzo unitario che non dovrà discostarsi di più del 15%, in difetto o in eccesso, dal prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta di Borsa.
L'assemblea ha
ridotto a undici, da dodici, il numero dei componenti il consiglio di amministrazione. A seguito delle dimissioni per ragioni personali dell'amministratrice Pia Hahn Marocco, il consiglio, in occasione della riunione tenutasi lo scorso 29 marzo, ha deciso di non procedere alla cooptazione di un nuovo amministratore e di proporre all'assemblea di ridurre il numero degli amministratori.