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G20 approva dichiarazione economia digitale: spinta a transizione

Nasce Digital Economy Working Group

Economia
G20 approva dichiarazione economia digitale: spinta a transizione
(Teleborsa) - Giornata di oggi segnata dalla riunione ministeriale a Trieste del G20 sulla digitalizzazione, presieduta dal Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti e dal Ministro per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao. All'incontro ha partecipato anche il sottosegretario allo Sviluppo economico Anna Ascani.



La Presidenza italiana "ha posto al centro del dibattito il tema della trasformazione digitale delle attività produttive in favore di una crescita economica sostenibile, con un'attenzione particolare alle micro, piccole e medie imprese, all'inclusione sociale, allo sviluppo e applicazione di tecnologie innovative, nonchè alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione". Sulla base dei risultati e degli impegni del passate presidenze G20, considerando inoltre l'impatto del Covid-19 sull'economia globale, i ministri "concordano sull'urgenza di accelerare la trasformazione digitale e di coglierne tutte le opportunità che ne derivano, preparando il campo per le sfide future e tenendo conto dei diversi livelli di sviluppo dei paesi". I lavori del G20 sono stati coadiuvati dalla DETF (Digital Economy Task Force) e gestiti con un approccio multistakeholder, attraverso l'organizzazione di forum e consultazioni di gruppi di lavoro". La riunione dei G20 è culminata nella approvazione di una Dichiarazione dei Ministri che indica 12 azioni per accelerare la transizione digitale.



I rischi della transizione digitale sono sotto gli occhi di tutti. E gli effetti sulla vita quotidiana dei cittadini e le possibili ricadute legate alla riservatezza dei dati sensibili sono tangibili. Prova ne è il recentissimo sofisticato attacco hacker condotto ai danni della Regione Lazio che si è visto anche a livello internazionale con una serie di attacchi informatici sferrati ai danni di numerosi Paesi, Olanda in primis, temi al centro del G20 dei Ministri del digitale di Trieste presieduto per l'Italia dai Ministri dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti e dell'Innovazione e transizione digitale, Vittorio Colao.

Al centro del G20 i benefici della digitalizzazione per la società e per l'economia e le sfide per imprese e per lavoratori derivanti dall'aumento dell'uso delle tecnologie. Ma a tenere banco, legata ai fatti di più stringente attualità è stata la cyber security. La polizia postale ha parlato di recente per quanto riguarda l'Italia - dopo l'attacco alla Regione Lazio che ha bloccato le prenotazioni dei vaccini e di altri servizi - di "crimini con il massimo rendimento economico", in forte aumento. Nell'anno della pandemia ad esempio, in cui il digitale ha rivelato tutta la sua centralità, parallelamente si è registrata una impennata di cyber attacchi tra aziende e privati: sono stati 3.432. Nel 2021 siamo già a 2.575. A rischio ci sono anche le società quotate in Borsa. "Ci possiamo aspettare che questi attacchi aumentino in futuro - ha evidenziato da Trieste Colao - e il vero tema è che le difese vanno rafforzate".

Il tema della sicurezza del resto potrebbe anche minare la fiducia dei cittadini verso il digitale e rallentare il processo di transizione, in cui l'Italia vanta un piccolo primato: i 45 milioni di Spid e Carte di identità digitali raggiunti nel giro di mesi, ha spiegato Colao. Per questo "quanto più si offrono servizi digitali, tanto più si deve potenziare la sicurezza. I rischi ci sono e sono ovunque". L'Italia dal canto suo e' corsa ai ripari accelerando sul via libera alla Agenzia per la cyber sicurezza, ha detto Colao, agenzia che "che ha tutte le competenze e che ha una pianta organica e impiegherà 800 persone".

In questa fase si sta già lavorando "per la definizione delle procedure e delle classificazioni dei dati. Stiamo lavorando a spron battuto e stiamo colmando in pochi mesi il gap di qualche anno". Il tema, ha messo in evidenza il ministro della Transizione tecnologica, più che di soldi è "di risorse e di skills". Il PNRR destina, ha ricordato, "600 milioni alla cybersicurezza e se ne serviranno altri sono sicuro che ministro Franco saprà usare la sua saggezza". "Sono contento perchè andremo ad assumere giovani e il tema è di trovare giovani ingegneri, informatici. Gabrielli sta lavorando molto bene", ha concluso Colao. Intanto uno dei risultati che la presidenza italiana porta a casa è "il Digital economy working group", gruppo di lavoro permanente che guiderà il dibattito sulla transizione digitale nel settore pubblico e in quello privato per le prossime presidenze", ha annunciato Colao.
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