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"Salva imprese", Castelli: diamo respiro a imprenditori e aiutiamo ripresa

Economia
"Salva imprese", Castelli: diamo respiro a imprenditori e aiutiamo ripresa
(Teleborsa) - "L’Italia è fatta di molti imprenditori che, come primo pensiero, hanno quello di sostenere le famiglie che lavorano con loro e continuare a fare la differenza nel mondo. La crisi del Covid ha aggravato la situazione di molte aziende, e c’era la necessità di dare loro più tempo per riorganizzarsi, oltre a semplificare le modalità di accesso agli accordi di ristrutturazione per evitare chiusure a catena. Lo abbiamo fatto, dando un chiaro segnale di fiducia a questi imprenditori". Così su Facebook il Viceministro dell'Economia Laura Castelli.





Ieri, in Consiglio dei Ministri - scrive - "è stato infatti approvato il pacchetto di norme “Salva Imprese”, a cui abbiamo iniziato a lavorare un anno fa, assieme agli altri Ministeri competenti. Per questo sono stati introdotti strumenti specifici per favorire il risanamento delle imprese e facilitare la continuità aziendale.
Per prima cosa rinviamo al 16 maggio 2022 l'entrata in vigore del Codice della crisi e dell'insolvenza originariamente prevista per l'1 settembre di quest'anno. Inoltre andiamo a prorogare il termine per l'attivazione delle procedure concorsuali per tutti gli imprenditori a rischio di dichiarazione di fallimento e, soprattutto, la possibilità fino al 31 dicembre 2022 per qualunque debitore in possesso di un piano attestato di risanamento di rinunciare a eventuali procedure concorsuali già attivate in modo da riprendere in mano le chiavi della propria azienda".

Con questa misura, peraltro, -prosegue Castelli - "non solo continueremo a fornire una via d'uscita positiva alle imprese, ma garantiremo anche una diminuzione delle spese di procedura con il conseguente alleggerimento dei tribunali.
Tra le misure per aiutare le imprese in difficoltà, introduciamo anche la possibilità di sottoscrivere accordi di ristrutturazione a efficacia estesa, ossia che ampliano gli accordi raggiunti con il 75% dei creditori anche a quelli dissenzienti. Prevediamo anche l'opzione di accordi di ristrutturazione agevolati che, a determinate condizioni, permettono di ridurre della metà la percentuale di creditori con cui trovare l'accordo. A beneficio della continuità aziendale sarà poi possibile, inoltre, pagare i crediti maturati dopo la domanda di concordato, come ad esempio le mensilità dei lavoratori rientranti nel periodo pre-domanda e le rate del contratto di mutuo del capannone dell'azienda, a condizione però che un professionista attesti l'ammontare del debito residuo nei confronti della banca.
Dopo le misure per la liquidità, con queste diamo alle imprese una prospettiva di ripartenza".
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