(Teleborsa) - "Il
protezionismo voluto dal Presidente statunitense Donald Trump rappresenta
un rischio per l'economia globale e l'Europa è particolarmente vulnerabile alle scelte che gli
Stati Uniti stanno prendendo sul commercio globale". E' quanto affermato da
Ignazio Angeloni, membro della divisione di supervisione bancaria della
BCE durante un convegno a Roma.
Angeloni ha parlato anche degli stimoli straordinari che la
BCE ha messo in campo, spiegando che la fine di questi è "una evoluzione naturale" a cui tutti devono prepararsi, visto che un tale evento sarà accompagnato da rischi.
Sul
Quantitative Easing è intervenuto anche stamane 14 marzo,
Mario Draghi che ha spiegato che per uscirne c'è
"bisogno di una correzione sostenibile nel percorso dell'inflazione verso il nostro obiettivo, ossia vicino al 2%".
Parlando dell'Italia,
Angeloni ha spiegato che è il Paese "che ha fatto più progressi nella riduzione dei crediti deteriorati e nella pulizia dei bilanci bancari. Sono convinto che le linee
guida della BCE" in arrivo domani 15 marzo "siano determinanti nel portare a questi brillanti risultati".
Sui
rischi finanziari e bancari l'Italia ovviamente è un osservato speciale, le scelte della Penisola, in quanto Paese con un debito interno e con le banche ancora in parte in situazioni rischiose, sono importanti", ha concluso il membro della divisione di supervisione bancaria dell' Eurotower.