(Teleborsa) -
Riflettori puntati sull'appuntamento clou della settimana con il
Consiglio europeo riunito in videoconferenza - la quarta dei
27 leader dall'inizio della crisi - per fare il punto sulle misure in sostegno dell'economia dell'eurozona colpita
dall'improvvisa pandemia. In collegamento, anche i Presidenti della Commissione europea,
Ursula von der Leyen; dell'eurogruppo,
Mario Centeno; della Bce,
Christine Lagarde; oltre all'alto rappresentante,
Josep Borrell. Aggiungere al prossimo bilancio
UE pluriennnale (2021-2027) un fondo temporaneo e mirato per la ripresa , il
Recovery fund, dotato di
300 miliardi di euro: questa una delle principali proposte contenute in un documento interno della
Commissione europea elaborato, appunto, in occasione del vertice Ue di questo pomeriggio. Nel documento viene indicato un pacchetto di iniziative destinato a integrare il bilancio pluriennale Ue e a mobilitare almeno
2000 miliardi di euro per ridare slancio alle economie colpite dalla crisi.
Ancora tanti i nodi da sciogliere, anche per questo al termine della videoconferenza dei leader UE, è prevista solo una
dichiarazione verbale del Presidente del consiglio europeo,
Charles Michel, alla stampa, ma non le
dichiarazioni congiunte proprio per evitare
spaccature. La Cancelliera tedesca
Angela Merkel ha ribadito il
no agli eurobond, facendo appello alla solidarietà: "
L'Europa non è l'Europa -dice-
se non si è pronti a sostenersi gli uni con gli altri ". Parole accolte positivamente dal Presidente del Parlamento Ue, David Sassoli: "Mi ha fatto molto piacere ascoltare le parole della cancelliera Merkel stamattina al Bundestag, perché vanno nella direzione giusta".
"Agire troppo poco, troppo tardi". Questo è il rischio che sta correndo la
UE. Lo avrebbe detto ai
27 leader riuniti la Presidente della Bce Christine Lagarde, secondo quanto riferisce una fonte, mettendo anche in guardia dal
rischio che non tutti i Paesi siano in grado di agire nel modo necessario. Serve subito un Recovery Fund
"forte e flessibile", ha detto sottolineando che il
PIL dell'Eurozona potrebbe ridursi fino al
15%.
Accorato e sentito l'appello di
Sassoli secondo il quale i cittadini si aspettano risposte adeguate, invitando a mettere in un angolo gli egoismi. "Siamo ad un tornante decisivo e siamo chiamati ad assumerci una
grande responsabilità nei confronti dei nostri cittadini che stanno affrontando momenti difficili e che si aspettano una risposta concreta e adeguata alla
gravità della situazione", ha detto. Poi, ricordando che "non tutti gli
Stati europei sono stati colpiti alla stessa maniera dall'epidemia, alcuni hanno pagato un prezzo molto alto in termini di vite umane", ha sottolineato che "è giunto il
momento di andare oltre la logica di
ognuno per sè e rimettere al centro la solidarietà che sta al cuore del
progetto europeo".