(Teleborsa) -
Fim, Fiom e Uilm di Taranto hanno proclamato uno sciopero di 24 ore dei lavoratori
dell'ex Ilva per venerdì 23 aprile. E' prevista anche una
manifestazione davanti alla sede del ministero dello Sviluppo economico.
"Bisogna far sentire la voce dei lavoratori, stanchi di subire anni di mancate scelte da parte dei Governi che si sono susseguiti - dicono in un comunicato unitario - senza mai
programmare un futuro di rilancio dello stabilimento di Taranto, sia in termini ambientali che occupazionali". I sindacati chiedono di "avviare da subito un confronto con le parti sociali per
costruire un futuro, attraverso anche i fondi del
Recovery Fund, e porre fine a questa estenuante vertenza ormai lunga oltre un decennio".
Dal sequestro preventivo dell'area a caldo "continuiamo ad assistere a continui rinvii e modifiche di
piani industriali e ambientali - proseguono Fim, Fiom e Uilm - che determinano una destabilizzazione nella conduzione e gestione della fabbrica. La situazione diventa sempre più insostenibile. Non si può continuare a vivere in un clima di assoluta incertezza".
I sindacati di categorie dicono
no ai licenziamenti discriminatori. Chiedono, tra le priorità, di accelerare per favorire l'ingresso di
Invitalia nel capitale necessario a garantire il processo di risanamento ambientale e la piena occupazione; l'individuazione di
risorse economiche dedicate esclusivamente alla realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e
l'introduzione di misure a salvaguardia della salute dei lavoratori e dei cittadini.