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Equita, utile netto consolidato più che raddoppiato a 11,4 milioni

Finanza
Equita, utile netto consolidato più che raddoppiato a 11,4 milioni
(Teleborsa) - Equita Group ha chiuso il primo semestre dell'anno con un utile netto consolidato di 11,4 milioni di euro, più che raddoppiato (+123%) rispetto ai 5,1 milioni dell’anno precedente. La marginalità post-tasse si è attestata al 25%, grazie anch a un tax rate del 23%, in riduzione rispetto allo stesso periodo del 2020 (29%), per effetto dei benefici derivanti dall’affrancamento dell’avviamento e dall’utilizzo di perdite fiscali pregresse in capo a Equita K Finance.

I ricavi netti consolidati risultano in crescita del 58% rispetto all’anno precedente a 46,1 milioni di euro. I ricavi netti derivanti da attività rivolte ai clienti – ovvero escluse le attività di Trading Direzionale e gli impatti al 30 giugno 2021 connessi al Portafoglio Investimenti del Gruppo per le attività di Alternative Asset Management – sono cresciuti del 30% a 39,3 milioni.

"Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati raggiunti in questa prima parte dell’anno", ha affermato l'Amministratore delegato Andrea Vismara, aggiungendo "i primi se mesi del 2021 rappresentano il semestre più forte dalla quotazione, frutto delle strategie di diversificazione e del posizionamento unico del Gruppo in tutte le aree di business".

Il Patrimonio Netto Consolidato al 30 giugno 2021 è pari a 88,3 milioni di euro. La redditività media del Patrimonio Netto Tangibile (ROTE) si è attestata al 39% e i requisiti prudenziali sul capitale sono risultati ampiamente al di sopra dei nuovi limiti richiesti dalla normativa applicabile.

Per l’esercizio 2021, il management di Equita si attende un andamento positivo dei risultati del Gruppo con Ricavi Netti Consolidati e Utile Netto Consolidato in crescita rispetto all’esercizio precedente,s empre più vicini agli obiettivi dell’esercizio 2022 definiti nel piano strategico triennale annunciato a novembre 2019. Considerando che i requisiti del Gruppo sul capitale risultano ampiamente al di sopra dei limiti, si ritiene che vi sia "spazio per nuove opportunità di impiego del capitale, dall’investimento in nuovi prodotti e operazioni di finanza straordinaria alla remunerazione degli azionisti". Il CdA quondi "valuterà la politica sui dividendi alla luce dei risultati positivi attesi per l’esercizio 2021 e dei nuovi requisitivi prudenziali sul capitale" con un dividendo "atteso in significativa crescita rispetto a quanto distribuito nel corso del 2021" (0,20 euro).
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