(Teleborsa) -
Fermare la Brexit no deal con una legge da approvare rapidamente ed evitare anche la chiusura del Parlamento. Sono questi i primi passi che il leader laburista
Jeremy Corbyn intende fare per opporsi alla
prorogation voluta dal premier Boris Johnson con la conseguente chiusura del Parlamento dal 9 settembre al 14 ottobre.
Con la data del 31 ottobre - termine per l'addio all'UE - che incombe e la chiusura del Parlamento per 5 settimane, i tempi sono molto stretti, ma Corbyn ritiene che sia possibile agire in fretta.
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Dobbiamo legiferare rapidamente", ha dichiarato a Sky News, ricordando che i lavori parlamentari riprenderanno il prossimo 3 settembre. "
Cercheremo di fermarlo politicamente martedì con un processo parlamentare per prevenire una Brexit 'no deal' e anche per cercare di
impedirgli di chiudere il Parlamento durante questo periodo cruciale", ha ribadito il leader laburista che è impegnato in una tre giorni in Scozia.
Proprio
da Edimburgo sono arrivati i primi forti segnali di insofferenza per la decisione di Johnson che non è piaciuta alla premier scozzese e leader dello Scottish National Party,
Nicola Sturgeon, e che ha provocato anche le
dimissioni della leader scozzese del Partito Conservatore, Ruth Davidson.
Dopo aver dato del
"dittatore" al premier britannico, Sturgeon ha anche aggiunto che l'aver chiuso il Parlamento ha
reso l'indipendenza della Scozia "quasi inevitabile".
L'argomento fu molto dibattuto fin dai primi giorni post referendum nel 2016, quando in Scozia vinsero il remain, ma ora potrebbe tornare a galla e mettere in difficoltà governo e opposizione.