(Teleborsa) -
Semaforo verde della
Camera alla proposta di legge del Pd sull’
assegno unico universale per i figli che passa ora all’esame del
Senato.“L’assegno unico per le
famiglie con figli è una riforma epocale. L
’Italia sconta un ritardo storico nel riconoscimento del valore sociale civile ed economico delle famiglie. Se
l’Europa è vecchia, l’Italia lo è molto di più essendo all’ultimo posto per natalità. Non solo quindi non nascono più figli ma pare non esservi più fiducia nel futuro”, queste le parole del capogruppo democratico alla Camera
Graziano Delrio nella dichiarazione di voto sulla legge, di cui era primo firmatario.
COS’E’ L’ASSEGNO UNIVERSALE – E’
mensile e verrà corrisposto dal settimo mese di gravidanza
fino al compimento del diciottesimo anno di età di ciascun figlio, ad eccezione della figlia o del figlio disabile per il quale non sussistono limiti di età, tramite una somma di denaro o mediante il riconoscimento di un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione. Nel caso di figli successivi al primo, l’assegno subirà una maggiorazione del venti per cento, così anche nel caso di figlia o figlio disabile.
QUANTO VALE – “Stiamo facendo i conteggi, anche sulla base della nuova
riforma fiscale che faremo; si era fatta un’ipotesi fra
200 e 250 euro, in una prima simulazione. Importante è che le famiglie potranno contare su questa cifra, tutti i mesi, erogata con semplicità”, ha anticipato sempre nei giorni scorsi la Ministra per la Famiglia
Elena Bonetti. FAMILY ACT, DA ASSEGNO UNIVERSALE A CONGEDI – La proposta di legge è uno dei
pilastri del più ampio del Family Act pensato dal Governo con l’obiettivo dichiarato di sostenere la
genitorialità, contrastare la denatalità, favorire la crescita dei bambini e giovani e la conciliazione della vita familiare con il lavoro, soprattutto femminile. Un disegno organico di misure, composto da 8 articoli, pensate per le famiglie con figli, tra le quali spicca appunto
l’assegno universale.