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Mef, salta il nuovo dipartimento voluto da Tria

Nella riorganizzazione del ministero non ci sarebbe più il dipartimento dedicato agli investimenti pubblici

Economia
Mef, salta il nuovo dipartimento voluto da Tria
(Teleborsa) - Niente nuovo dipartimento per gli investimenti pubblici al Mef. Secondo fonti di stampa, nell'ultima versione della riorganizzazione del Ministero dell'Economia che dovrebbe approdare mercoledì in Consiglio dei Ministri, sarebbe saltata la creazione del quinto "dipartimento dell'analisi, delle politica e della programmazione della spesa in conto capitale" fortemente voluto dal ministro Giovanni Tria

La struttura avrebbe avuto un ruolo forte di "supporto al ministro dell'economia e di raccordo con le altre amministrazioni pubbliche in materia di investimenti, in funzione degli obiettivi di politica economica, di crescita e produttività del paese indicati dal ministro".

L'ultima bozza vedrebbe comunque dei cambiamenti con 588 posizioni dirigenziali dalle attuali 573 tramite la riorganizzazione interna degli attuali dipartimenti: Tesoro, Ragioneria, Finanze e Amministrazione Generale.

Per il dipartimento de Tesoro sono state ridefinite le competenze, anche attraverso accorpamenti: in particolare si è fatta una distinzione sulle competenze di politica economica e finanziaria livello europeo e quelle a livello internazionale. Per la Ragioneria è stata invece istituita una struttura dirigenziale generale per un più efficace coordinamento degli uffici territoriali. Modifiche infine sono state realizzate per le competenze e per la razionalizzazione delle funzioni anche per le Finanze e dell'amministrazione generale.

Il ministro avrebbe comunque rafforzato gli uffici a lui più vicini, compresa una nuova posizione dirigenziale generale in sua diretta collaborazione con funzioni di consulenza, studio e ricerca. Viene poi stabilita la possibilità di istituire unità di coordinamento, all'interno gli uffici del Mef, a diretto supporto del ministro, ma senza nuovi o maggiori oneri di spesa.
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