(Teleborsa) - E' necessario
"eliminare definitivamente" le clausole di salvaguardia, che prevedono aumenti dell'Iva e delle accise sui carburanti, perché se scattassero ci sarebbe un aggravio di 842 euro all'anno per ogni famiglia. Lo affermano Adusbef e Federconsumatori, secondo cui "le rassicurazioni e i generici impegni del governo sono ben poca cosa, i cittadini hanno bisogno di fatti concreti".
Le clausole previste dalla legge di stabilità, in base ai calcoli dell'osservatorio nazionale Federconsumatori,
"avrebbero effetti disastrosi sull'economia. Tra ricadute dirette (aumento dei prezzi) e indirette, dovute all'effetto moltiplicatore che l'aumento dei costi di produzione e di trasporto produrrebbe sull'intero sistema dei prezzi.
"Un aggravio - sostengono le associazioni dei consumatori - che le famiglie e l'intero paese non si possono permettere. Le conseguenze sarebbero insostenibili, soprattutto in un momento delicato e difficile come quello che l'Italia sta attraversando, ancora alle prese con un andamento incerto e tentennante dell'economia".
"Se il Governo non sarà in grado di scongiurarlo - concludono Adusbef e Federconsumatori - questo aggravio comporterebbe una ulteriore contrazione della domanda interna, già oggi molto debole, con ripercussioni sul sistema produttivo e sull'occupazione, aggravando i dati gia' drammatici soprattutto per quella giovanile, ora interamente e pesantemente a carico del welfare familiare".