(Teleborsa) -
Una lotteria degli scontrini per contrastare la lotta all'evasione fiscale. Se da una parte il Governo chiede che l'offerta di gioco d'azzardo venga sempre più ridotta - il prossimo anno il parco slot del nostro Paese sarà ridimensionato del 30% - dall'altra suscita
clamore la proposta avanzata da Luigi Casero, viceministro dell'Economia con delega alle politiche fiscali,
di associare gli scontrini fiscali a una lotteria, per invogliare le persone a richiedere uno scontrino al momento dell'acquisto, con la promessa di una vincita in denaro.
Secondo quanto dichiarato al Corriere della Sera, per il Ministro "
l'obiettivo è avviare una sperimentazione nel 2017 per andare a regime l'anno successivo.
L'estrazione dovrebbe essere fatta una volta al mese". Non si tratta in assoluto di una novità: la lotteria con gli scontrini era un'ipotesi su cui si era ragionato in passato ma era rimasta nel cassetto "perché prima si ragionava sul vecchio scontrino di carta: le persone avrebbero dovuto conservare tutti quei foglietti a casa. Troppo complicato. Presto - afferma Casero -
avremo lo scontrino elettronico e sarà più semplice. Funzionerà un po' come adesso in farmacia: quando compri qualcosa dai il tuo codice fiscale alla cassa e lo scontrino viene comunicato
direttamente all'Agenzia delle Entrate. Non dovremo conservare più nulla. Ogni contribuente avrà accesso a un file dove saranno registrati gli acquisti e i relativi codici per partecipare alla lotteria". E cosa ci sarà in palio? "Vedremo se sarà una somma in denaro o un oggetto.
In ogni caso il premio sarà consistente, altrimenti il meccanismo non funziona", risponde. I commercianti "dovranno solo passare un lettore ottico sul codice fiscale, come già fanno i farmacisti. E anche per loro ci sarà un incentivo. Se a far vincere la lotteria è un acquisto fatto nel suo negozio, anche il negoziante avrà un premio".
A seguito dell'annuncio del viceministro, non sono mancate le prime reazioni, su tutte quelle dell'
assessore lombardo Viviana Beccalossi che si è detta "pronta a scendere in piazza". Secondo Beccalossi, la proposta è un "
inaccettabile spot renziano a favore dell'azzardo". "Non gli bastano i nove miliardi di euro che ogni anno introita sulle tasse di slot machine, SuperEnalotto e tutti gli altri giochi proposti da bar e tabaccherie?", dice sostenendo, che "
Regione Lombardia e chi si impegna ogni giorno per contrastare la ludopatia si sentono presi in giro". "Se l'idea dovesse realmente prendere quota - ha aggiunto - non esiterò un attimo, con tutte le associazioni che quotidianamente in Italia si occupano di ludopatia,
a scendere in piazza per dire 'no' all'inaccettabile spot renziano a favore dell'azzardo". L'augurio è che "il governo Renzi - ha concluso - la smetta di utilizzare
il gioco come leva per far quadrare i conti dello Stato".