(Teleborsa) - Partenza poco mossa per Wall Street nel giorno del
Job Report.
A febbraio l'
economia statunitense ha creato più posti del previsto dopo il
tiepido avvio di 2016, anche se i salari medi orari sono scesi inaspettatamente per la primo volta ad oltre un anno.
Un aumento dell'occupazione, oltre a rafforzare la fiducia, si traduce in un amento dei consumi. Ma un balzo delle retribuzioni aiuterebbe l'inflazione a tornare verso il target della Federal Reserve, ossia attorno al 2%.
Ecco perchè
le statistiche odierne sono state giudicate a due colori dagli analisti, cosa che rende ancora più difficile predire le prossime mosse di politica monetaria.
E' possibile che la in occasione del
meeting di politica monetaria del 15-16 marzo la Banca Centrale americana opti per un nulla di fatto dopo il
primo rialzo dal 2006 operato a dicembre, anche alla luce di
quanto emerso nel Beige Book pubblicato mercoledì sera.
Ma se l'attuale stato di grazia del mercato del lavoro dovesse continuare, non sono esclusi altri rialzi nel corso del 2016.
Meno rosea la
bilancia commerciale, che ha visto
aumentare il deficit a causa del
perdurante peggioramento dell'export, sceso ai minimi da metà 2011.
Sulle prime battute, il
Dow Jones è fermo a 16.968 punti così come l'
indice S&P-500, che resta a 1.996 punti. Ai nastri di partenza anche il
Nasdaq 100 e l'S&P 100.
In cima alla classifica dei
colossi americani componenti il Dow Jones,
Caterpillar (+1,05%),
Goldman Sachs (+0,94%),
Boeing (+0,72%) e
Apple (+0,70%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
United Health, che lima lo 0,88%.
Fiacca
Intel, che mostra un piccolo decremento dello 0,66%.